Come cambia il peso dei partiti in Italia: Barometro Politico di marzo dell’Istituto Demopolis

Se si votasse oggi per le Elezioni Politiche, Fratelli d’Italia otterrebbe alla Camera il 28,2%, confermandosi primo partito nel Paese. Si ridurrebbe a poco più di 7 punti il vantaggio sul PD, al 20,3%, in crescita di mezzo punto rispetto al mese di gennaio; il Movimento 5 Stelle avrebbe 15,6%. In discesa di oltre un punto, è la Lega di Salvini, che si ritroverebbe all’8%, seguita da Forza Italia in lieve crescita al 7,8%.
Il Barometro Politico Demopolis di marzo ha misurato il peso nazionale dei partiti dopo il voto in Sardegna e in Abruzzo. L’Istituto diretto da Pietro Vento ha misurato anche la forza potenziale delle coalizioni: i partiti di Centro Destra dell’attuale maggioranza di Governo avrebbero oggi il 45%. Staccata di 3 punti al 42% sarebbe l’ipotetica coalizione di Centro Sinistra-M5S.

Chi siamo: profilo dell’Istituto Demopolis

Il metodo di lavoro di Demopolis, Istituto Nazionale di Ricerche diretto da Pietro Vento: clienti e prodotti, ambiti di analisi e di indagine, attività di consulenza e comunicazione.
Con un team di ricercatori ed esperti di comunicazione di pluriennale esperienza, Demòpolis studia le tendenze della società italiana con competenze mirate nell’analisi dell’opinione pubblica, nelle indagini demoscopiche, nella ricerca sociale, politica e di mercato, nella comunicazione e nella consulenza strategica.
L’Istituto ha realizzato indagini demoscopiche e sondaggi d’opinione per il programma Otto e Mezzo (LA7), Radio1 e il Giornale Radio Rai, per il TG1, il Tg2, il Tg3, le TGR Rai regionali e RaiNews, per diversi quotidiani e settimanali nazionali e regionali.

The Power to Know, and Act on, What Italians are Thinking, Doing and Feeling

Il conflitto israelo-palestinese nell’opinione degli italiani

A 5 mesi dall’attacco terroristico di Hamas in Israele del 7 ottobre, crescono le preoccupazioni dell’opinione pubblica per le incognite del conflitto in Medio Oriente e per il costo pesantissimo in vite umane. Più di 2 italiani su 3 ritengono che servirebbe imporre una tregua per interrompere l’uccisione di civili palestinesi nella Striscia di Gaza e permettere la liberazione degli ostaggi. Di parere diverso il 23%, convinto che Israele abbia il diritto di proseguire l’azione militare a Gaza.
È uno dei dati più significativi che emerge dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis.
Guardando al futuro, dopo l’auspicabile fine del conflitto, la soluzione di due Stati per i due popoli, israeliano e palestinese, trova ampia condivisione nel nostro Paese.

Gli orientamenti dell’opinione pubblica italiana dopo 2 anni di guerra tra Russia ed Ucraina

Sono trascorsi 2 anni dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, iniziata all’alba del 24 febbraio 2022. 24 mesi di conflitto hanno inciso sull’atteggiamento dell’opinione pubblica nel nostro Paese: poco più di un quarto degli italiani ritiene che l’Europa debba mantenere fermamente la propria posizione nel supporto all’Ucraina; il 65%, invece, di fronte al prolungarsi del conflitto, auspica che l’Europa possa impegnarsi diplomaticamente per una tregua e per provare a favorire un negoziato tra Mosca e Kiev. È uno dei dati che emerge dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis.
Netta la posizione degli italiani rispetto ad un eventuale coinvolgimento sul campo della Nato e, conseguentemente, del nostro Paese: meno di 1 su 10 condivide l’opzione di un intervento con mezzi e truppe nel conflitto.

Come cambiano le priorità degli italiani: il trend 2019-2024 nell’analisi dell’Istituto Demopolis

Per l’80% degli italiani dovrebbe essere il contenimento dell’inflazione la priorità assoluta dell’agenda di Governo del 2024. Al secondo e al terzo posto, citate da 2 cittadini su 3, l’esigenza di investimenti nella sanità e di una reale riduzione della pressione fiscale.
Ma come sono mutate negli ultimi 5 anni le priorità degli italiani? “L’emergenza Covid prima, le guerre e i problemi dell’energia dopo – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – hanno modificato significativamente l’agenda di Governo dei cittadini”. A scapito delle politiche per l’occupazione, che erano al primo posto nel 2019, la prima posizione viene conquistata oggi dal contenimento dei prezzi.

Primo sondaggio sulle Elezioni Europee: l’effetto Meloni-Schlein capolista sul consenso ai partiti

Se ci si recasse oggi alle urne, Fratelli d’Italia – in crescita rispetto alle Politiche del settembre 2022 – otterrebbe il 28%; il PD avrebbe il 20%, mentre il Movimento 5 Stelle si attesterebbe al 15,8%. È la fotografia che emerge dal primo sondaggio sulle Elezioni Europee realizzato dall’Istituto Demopolis, che ha misurato l’effetto sul consenso elettorale di una candidatura di Meloni e Schlein alle Europee. Con Giorgia Meloni capolista, Fratelli d’Italia guadagnerebbe 3 punti percentuali, attestandosi al 31%. La candidatura Schlein farebbe guadagnare un punto al PD. Con un’affluenza stimata al 56%, più di 4 italiani su 10 diserterebbero le urne.

Demopolis: la mobilitazione degli agricoltori nell’opinione degli italiani

Da settimane è in atto una mobilitazione degli agricoltori in tutta Europa. Che ne pensano gli italiani della “protesta dei trattori” che è cresciuta negli scorsi giorni anche nel nostro Paese? 7 cittadini su 10 ne condividono, nel complesso, le ragioni; il 16% la ritengono sbagliata. Sono i dati dell’indagine condotta dall’Istituto Demopolis, che ha analizzato il grado di condivisione nell’opinione pubblica delle principali istanze del mondo agricolo: il 90% approva la richiesta di vietare l’importazione di prodotti da Paesi con standard meno rigidi rispetto a quelli europei; il 56% si schiera a favore della reintroduzione dell’esenzione dell’Irpef per i redditi agricoli. Minoritario risulta invece il sostegno degli italiani allo stop richiesto dagli agricoltori alla normativa europea sulla riduzione dell’uso di pesticidi.

Demopolis, sicurezza stradale e sanità pubblica: su che cosa si ritrovano gli italiani al di là della collocazione politica

Sicurezza stradale e sanità pubblica sono due, tra i temi della quotidianità del Paese, sui quali l’opinione pubblica si ritrova unita, senza le classiche polarizzazioni politiche che di norma la caratterizzano su molte altre questioni divisive. La conferma viene dall’ultimo sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis.
2 italiani su 3, il 66%, valutano positivamente l’inasprimento di divieti e sanzioni nel nuovo Codice della Strada varato dal Governo.
Altra piena convergenza gli italiani dimostrano sui temi della salute: il 75% riterrebbe importante destinare nella prossima legge di Bilancio una quota significativa alla sanità.

Demopolis: il PNRR oggetto “misterioso” per gli italiani

Le risorse europee del PNRR saranno spese nel modo giusto per far ripartire il Paese? Appena un terzo degli italiani ne risulta convinto, mentre il 52% appare decisamente scettico.
Il 61% dei cittadini teme che una parte dei fondi possano andare persi a causa dei probabili ritardi del nostro Paese nell’utilizzarli; più ottimista si dichiara il 30%.
il PNRR resta comunque un oggetto “misterioso” per i cittadini. Appena il 6% saprebbe indicare oggi un progetto finanziato con i fondi del Piano di Ripresa e Resilienza nell’area in cui vive. Il 94%, non ha alcuna idea di quali siano i progetti previsti dal PNRR per il proprio territorio.

Il 2023 nella memoria degli italiani: sondaggio di fine anno dell’Istituto Demopolis

Che cosa resta del 2023 nella memoria degli italiani? L’evento di cronaca più citato è l’uccisione di Giulia Cecchettin: lo indica il 60%. Per oltre il 50% a caratterizzare l’anno che si chiude sono stati il perdurare dell’inflazione e gli eventi climatici estremi. L’anno politico in Italia è stato contraddistinto, per il 54%, dal progressivo consolidamento del ruolo di Giorgia Meloni. È quanto emerge dal sondaggio di fine anno dell’Istituto Demopolis, che ha analizzato gli ultimi 12 mesi nella memoria dell’opinione pubblica.
Per gli italiani il personaggio dell’anno è Jannik Sinner, emblema della rinascita del tennis italiano. Sinner, citato dal 48%, batte la Premier Giorgia Meloni, indicata dal 40% degli intervistati.