Indagine Demopolis: l’Autonomia differenziata nell’opinione degli italiani

La fotografia sulla qualità dei servizi pubblici, scattata dall’Istituto Demopolis, evidenzia un forte divario tra le diverse aree del Paese. Sono in molti a temere che le sperequazioni, già ampiamente presenti, possano essere incrementate con l’eventuale entrata in vigore della riforma dell’Autonomia differenziata prevista dal recente DDL varato dal Governo.
Gli italiani si dividono: il 38% si dichiara favorevole, ipotizzando una migliore gestione dei servizi a livello regionale; il 43% è invece contrario, nella convinzione che si sottrarrebbero risorse alle regioni meno ricche, con un aumento delle differenze territoriali.

I 10 anni di Papa Francesco nell’opinione degli italiani: indagine dell’Istituto Demopolis

Il 13 marzo 2013 veniva eletto Papa Francesco, che da subito conquistò l’opinione pubblica. A colpire di più, nel Pontificato di Bergoglio, è – per oltre 2 italiani su 3 – la spontaneità, la chiarezza delle parole e il modo di comunicare. È il primo dei dati che emerge dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis, a 10 anni dall’elezione di Papa Francesco.
Il 75% degli italiani ha fiducia in Papa Francesco: l’apprezzamento va ben oltre la fede e la pratica religiosa.
“Dopo 10 anni – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – Papa Francesco si conferma in assoluto la figura della quale i cittadini si fidano di più nel nostro Paese”.

Un anno di guerra tra Russia ed Ucraina nel sondaggio Demopolis: crescono le preoccupazioni degli italiani

Il 68% degli italiani teme il rischio di un’escalation nucleare e di un coinvolgimento dell’Europa. Un anno di conflitto sembra aver inciso sugli atteggiamenti dell’opinione pubblica nel nostro Paese. Sull’invio di armi a Kiev prevale la contrarietà: condivide la scelta il 43%, il 48% la ritiene invece inopportuna. A dividersi trasversalmente sono anche gli elettorati di quasi tutti i partiti.
Secondo il sondaggio Demopolis, è condivisa da oltre l’80% degli italiani la volontà di sostenere il popolo ucraino con aiuti economici e alla ricostruzione. Ma quasi 9 su 10 non accetterebbero un intervento diretto del nostro Paese in guerra.

L’uso delle intercettazioni nell’opinione degli italiani: i dati del sondaggio Demopolis

Pur evidenziando alcune perplessità sull’utilizzo eccessivo dello strumento in alcuni frangenti, oltre i due terzi degli italiani ritengono che non sarebbe opportuno porre dei limiti all’uso delle intercettazioni nelle indagini giudiziarie per i reati più gravi. Demopolis ha analizzato anche le valutazioni dei cittadini sull’eventuale rafforzamento del divieto di diffusione sugli organi di stampa. La posizione prevalente è quella del 58% di italiani, convinto che la diffusione delle intercettazioni debba restare consentita, ma con un preciso divieto di pubblicazione delle conversazioni che riguardano persone o fatti non legati al reato.

Trasporto aereo strategico per la ripresa del Paese: indagine Demopolis per Assaeroporti

Dopo oltre 2 anni di emergenza pandemica, l’80% dei fruitori del trasporto aereo prevede di tornare a volare come prima; e in ampia parte lo sta già facendo. Più di 6 su 10 sostengono che le limitazioni agli spostamenti aerei hanno inciso pesantemente sulla loro qualità della vita.
Il comparto aeroportuale nella sua interezza ha subito, molto più di altri, gli ultimi 24 mesi di crisi globale. E oggi riparte in un contesto geopolitico che pone nuove incognite sulle scelte dei cittadini e sullo sviluppo del tessuto produttivo. È il quadro che emerge dall’indagine condotta per Assaeroporti dall’Istituto Demopolis, che ha analizzato la percezione del trasporto aereo e del sistema aeroportuale da parte dell’opinione pubblica italiana.

Il 2022 nella memoria degli italiani: sondaggio di fine anno dell’Istituto Demopolis

Per l’80% degli italiani è stata la corsa dell’inflazione, con la crescita dei prezzi dell’energia e del costo della vita, a caratterizzare l’anno che sta per chiudersi. Per 3 cittadini su 4 il 2022 è stato l’anno della vittoria del Centro Destra e dell’arrivo a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni, dopo la caduta del Governo Draghi in piena estate. Il 53% ricorda invece il 2022 per la fine delle restrizioni contro il Covid e l’inizio della convivenza con il virus. 
Sono i dati che emergono dal sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis che ha analizzato gli ultimi 12 mesi nella memoria dell’opinione pubblica.

Mascherine al chiuso nel mese di maggio? Italiani ancora prudenti in alcune situazioni…

Resta improntato alla prudenza l’orientamento dell’opinione pubblica sulle mascherine in alcune situazioni al chiuso nel mese di maggio: dalle scuole a cinema e teatro. Per 7 italiani su 10, intervistati da Demopolis, la mascherina andrebbe ancora tenuta su treni, aerei e navi. Per il 67% anche su bus, tram e metro. Del tutto diversa appare invece l’opinione su bar e ristoranti: in questo caso, il 58% degli italiani propende per un’eliminazione dell’obbligo anche al chiuso.
La decisione annunciata di porre fine all’obbligo di mostrare il Green Pass, con la sola eccezione relativa agli ingressi nelle strutture sanitarie, è condivisa da quasi 2 cittadini su 3.

2 anni di sfida al Covid nell’indagine dell’Istituto Demopolis

Con la fine dello stato d’emergenza per il Covid, gli italiani guardano con fiducia ai nuovi scenari e all’estate, pur esprimendo per il momento una posizione molto razionale: per il 58% la situazione è oggi meno preoccupante, ma è preferibile restare prudenti. La pensa diversamente un terzo dei cittadini, convinto che il peggio sia passato e che si possa tornare pienamente alla vita di prima. Secondo l’indagine condotta dall’Istituto Demopolis, il 63% degli italiani ritiene che sia ancora troppo presto per eliminare definitivamente la mascherina a fine aprile nei luoghi al chiuso.

Gli italiani e i rischi della guerra ai confini dell’Europa

Dopo 3 settimane di conflitto ai confini dell’Europa, crescono i timori nell’opinione pubblica: 3 italiani su 4 si dichiarano molto o abbastanza preoccupati di un’ulteriore estensione della guerra tra Russia ed Ucraina. È quanto emerge dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis.
L’83% degli italiani ritiene la No-Fly Zone sbagliata, in quanto determinerebbe una pericolosa escalation del conflitto ed un pieno coinvolgimento dell’Europa e dei Paesi della Nato. Quasi assoluta, indicata da oltre l’80%, è invece la condivisione della scelta di inviare aiuti umanitari al popolo ucraino.
Intanto, si rileva la crescita di forti preoccupazioni economiche tra famiglie ed imprese.

Demopolis: crescono i timori degli italiani per la guerra tra Russia e Ucraina

Dopo l’invasione russa e 5 giorni di guerra, crescono i timori dell’opinione pubblica: più di 8 italiani su 10 si dichiarano oggi molto o abbastanza preoccupati per il conflitto in Ucraina. È il primo dei dati che emerge dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis.
Il 72% teme un’escalation del conflitto, con il rischio di un coinvolgimento dell’Europa. Quasi 2 cittadini su 3 appaiono preoccupati anche dell’impatto sugli approvvigionamenti di gas per l’Italia, con l’incremento ulteriore dei costi dell’energia ed una conseguente frenata della ripresa economica appena iniziata. Il 56% degli italiani segnala il timore di un coinvolgimento militare del nostro Paese.