Verso l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica

Per un italiano su due è Sandro Pertini il Presidente della Repubblica più amato degli ultimi quarant’anni: è uno dei dati che emerge dall’indagine condotta dall’Istituto Demopolis alla vigilia dell’elezione del nuovo Capo della Stato. Il 51% indica Pertini, il 20% ha apprezzato Carlo Azeglio Ciampi, il 19% Giorgio Napolitano. Citazioni inferiori per Cossiga e Scalfaro.

È una scelta non semplice quella cui è chiamato il Parlamento in questi giorni: se il 47% degli italiani vorrebbe sul Colle una personalità di prestigio estranea alla politica attiva, il 45% riterrebbe invece preferibile, in linea con le scelte degli ultimi decenni, una figura politica di alto profilo ed esperienza.

“I dati – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – segnalano la crescente volontà degli italiani di essere coinvolti nella scelta del Capo dello Stato: il 68% si dichiara favorevole all’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Di parere differente – conclude Vento – appare soltanto un quarto dei cittadini”.
Tra i nomi di cui si parla in questi giorni, prescindendo dal loro gradimento, sono quattro politici di lungo corso i “candidati” più noti all’opinione pubblica: Romano Prodi, Walter Veltroni, Pierferdinando Casini e Giuliano Amato, conosciuti da oltre l’80% degli intervistati. Meno conosciuti appaiono altri esponenti delle Istituzioni e della società civile.

Il Barometro Politico Demopolis ha rilevato le valutazioni dei cittadini su circa venti nomi emersi, negli ultimi giorni, dal dibattito politico e mediatico, quali possibili “inquilini” del Quirinale. In testa alla graduatoria delle personalità che gli italiani ben vedrebbero nel ruolo di Presidente della Repubblica è, con il 37%, Stefano Rodotà, seguito da Romano Prodi, che ottiene il giudizio positivo di un terzo del campione. Tra i “papabili”, molto apprezzati risultano anche il giudice costituzionale Sergio Mattarella, con il 26%, e il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone, con il 25%, entrambi con consensi tendenzialmente trasversali; leggermente più staccati, tra il 22 ed il 20%, Piero Grasso, Anna Finocchiaro e Walter Veltroni.

“Demopolis – spiega il direttore dell’Istituto di ricerche Pietro Vento – ha analizzato le opzioni degli elettorati dei principali partiti sui nomi attualmente in campo: sembra emergere una preferenza di massima verso esponenti politici d’esperienza, lontani però dalla politica attiva negli ultimi tempi. Caratteristiche che si ritrovano in ampia parte, per la sua storia personale, nella candidatura al Quirinale di Sergio Mattarella, proposta dal Premier”.

Se le preferenze verso Prodi appaiono polarizzate nell’area di Centro Sinistra, a riscuotere un apprezzamento politicamente più trasversale tra gli elettori sono Raffaele Cantone, Piero Grasso e Sergio Mattarella. In testa al gradimento di chi ha votato il Movimento 5 Stelle resta oggi, come nel 2013, il giurista Stefano Rodotà. Non emerge al momento, tra i nomi in lizza, un candidato particolarmente gradito all’elettorato leghista.

E se si dovesse scegliere fra i soli “candidati” con meno di 60 anni? Nettamente in testa alla classifica dei “giovani papabili” è il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone, indicato da un quarto degli italiani interpellati dall’Istituto Demopolis. Seguono Finocchiaro, Veltroni, Casini e Delrio.

“I cittadini – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – appaiono comunque ben consapevoli che non saranno loro, ma deputati, senatori e delegati delle Regioni ad eleggere nei prossimi giorni il successore di Giorgio Napolitano. Nella scelta del nuovo Capo dello Stato sarà determinante, per il 61% degli italiani, il presidente del Consiglio Matteo Renzi; nelle ultime ore, nella partita per il Quirinale, sembra invece ridimensionarsi il ruolo di Silvio Berlusconi”.

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Nota informativa – L’indagine è stata condotta dall’Istituto Demopolis su un campione di 1.224 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato in base al genere, alla fascia di età, al titolo di studi ed all’area geografica di residenza. Direzione e coordinamento di Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. La rilevazione demoscopica è stata realizzata, con la supervisione di Marco E. Tabacchi, nel gennaio 2015 nell’ambito del Barometro Politico Demopolis.

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