Amministrative: astensione e variazioni elettorali nell’analisi Demopolis post voto

L’astensione ha pesato nel voto per le amministrative del 5 giugno: nelle metropoli ancor più che nelle altre città. A Milano ha votato il 12% in meno rispetto alle Comunali precedenti, il 23% in meno rispetto alle Politiche. L’affluenza si è ridotta in modo rilevante anche a Torino.

L’Istituto Demopolis ha studiato le variazioni elettorali di PD e M5S e le tendenze della partecipazione nelle 4 più grandi città italiane: considerando il dato aggregato di Roma, Milano, Napoli e Torino, 44 elettori su 100 sono rimasti a casa; 7 hanno espresso un voto non valido o optato solo per sindaco. Appena il 49%, meno di 1 su 2, ha espresso un voto valido ad una lista.
“È il rafforzamento di una tendenza emersa progressivamente nei mesi scorsi: ad incidere sul voto dei cittadini – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – è stata soprattutto la scelta del candidato Sindaco. Solo una minoranza ha votato in base alla propria appartenenza di partito”.

Demopolis ha analizzato le variazioni elettorali a Roma e a Milano per i due maggiori partiti: nella Capitale, il PD con poco più del 17%, perde oltre 250 mila voti rispetto alle Politiche del 2013. Il Movimento 5 Stelle, con il 35%, doppia di fatto il Partito Democratico, pur conquistando in termini assoluti 23 mila voti in meno rispetto al febbraio 2013. Pesa da sempre, alle Comunali, il proliferare di liste civiche e candidati, che ha penalizza in misura maggiore il PD ed i partiti tradizionali.
Effettuando invece un confronto con le Amministrative precedenti, il PD perde 65 mila voti (circa un quarto), ottenendo a Roma poco più di 200 mila voti; il M5S, sotto la spinta della candidatura di Virginia Raggi, ne guadagna oltre 280 mila rispetto alla competizione del 2013.

L’Istituto diretto da Pietro Vento ha analizzato anche i dati elettorali di Milano, dove si profila un ballottaggio molto aperto tra Sala e Parisi. Fuori gioco i 5 Stelle, che conquistano poco più di 50 mila voti. Il PD, con il 29%, appare comunque penalizzato a Milano – secondo i dati Demopolis – dall’astensione in termini di voti assoluti: circa 60 mila in meno rispetto alle Politiche.
24 mila voti in meno per il Partito di Renzi anche rispetto alle Comunali del 2011 che avevano portato all’elezione di Giuliano Pisapia. La vera partita si giocherà comunque per l’elezione dei sindaci al ballottaggio: a Milano e a Roma, con lo scontro Raggi-Giachetti, così come a Torino, Napoli e Bologna.

 

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