Risultati dei sondaggi Demopolis

Demopolis: i segni dell’incertezza sul voto del 26 maggio. Il peso dei partiti a 16 giorni dalle Elezioni Europee

10 maggio 2019
A poco più di 2 settimane dalle elezioni del 26 maggio, il 63% degli italiani non ha idea di chi siano i candidati alle Europee nella propria circoscrizione: è uno dei dati che emerge dall’ultima indagine condotta dall’Istituto Demopolis, prima del black out sui sondaggi elettorali previsto dalla legge.   
 
A 16 giorni dal voto, il consenso resta instabile: tra quanti immaginano di recarsi alle urne, meno di 6 italiani su 10 hanno già un orientamento chiaro sul voto; oltre un quinto è ancora del tutto indeciso sulla scelta. “Il 19%, novità recente nello scenario italiano, esprime un’intenzione di voto, ammettendo però che potrebbe cambiare idea nelle prossime due settimane. Considerato il quadro di incertezza – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – si è scelto di fotografare non solo il voto odierno, ma anche l’elettorato certo, costituito da cittadini che dichiarano di avere già compiuto una scelta definitiva, ed il bacino potenziale dei principali partiti a 16 giorni dall’appuntamento elettorale”.  
 
Se si votasse oggi, secondo i dati del Barometro Politico Demopolis, la Lega sarebbe primo partito con il 31% (con un potenziale del 36%).
La motivazione e la partecipazione al voto dei diversi elettorati sono destinate ad incidere sul peso dei partiti alle Europee. 
È una competizione particolare quella delle Europee, non sovrapponibile al voto per le Politiche.
“Quella scattata oggi – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – è ovviamente la fotografia di un consenso, ancora incerto, destinato a mutare nelle ultime 2 settimane di campagna elettorale. Altissimo è il numero dei potenziali astensionisti: quasi 20 milioni di italiani potrebbero restare a casa il 26 maggio”. 

Gli italiani e il mondo del lavoro

È il lavoro la priorità assoluta indicata dall’80% degli italiani: le politiche per l’occupazione sono al primo posto nell’agenda dei cittadini per il Governo del Paese. È il dato che emerge dall’indagine dell’Istituto Demopolis. Il lavoro supera le richieste di riduzione della pressione fiscale e le misure per il rilancio dell’economia, citate da circa i due terzi degli intervistati.

Secondo gli italiani, sono due gli aspetti più importanti in un rapporto di lavoro: per il 67% la retribuzione; per 6 cittadini su 10, diviene oggi fondamentale la stabilità, la sicurezza del posto di lavoro. Un requisito che supera, nell’attuale contesto economico, altri due elementi: la possibilità di crescita professionale e l’orario di lavoro, indicati da oltre il 40%.

10 maggio 2019