Astensione in crescita: non voterebbe il 47% degli under 25
I dati – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – confermano le preoccupazioni espresse dal Capo dello Stato.
La più recente indagine dell’Istituto Demopolis conferma una crescente disaffezione al voto degli italiani. Si recherebbe oggi alle urne per le Politiche il 63% degli elettori, con un calo di 12 punti rispetto al febbraio 2013: ci sarebbero di fatto circa 5 milioni di astenuti in più rispetto alle ultime Politiche. L’astensione, che potrebbe comunque ridursi nelle ultime settimane, colpisce indistintamente tutti gli schieramenti politici, soprattutto nelle regioni centrali e nel Sud del Paese.
Se si votasse oggi, circa 17 milioni di italiani potrebbero non votare alle Politiche: il numero più significativo di essi, 13 milioni, è assolutamente determinato a non recarsi alle urne; oltre 4 milioni di elettori fanno parte invece di quel segmento che lo studio dell’Istituto Demopolis definisce “astensione revocabile”. Sono milioni di elettori che potrebbero ancora cambiare idea e recarsi alle urne il 4 marzo”.
Particolarmente significativo, a 30 giorni dal voto, appare il dato sull’astensione tra i più giovani. “I dati che emergono dall’indagine Demopolis – aggiunge Pietro Vento – confermano le preoccupazioni espresse dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. La maggioranza assoluta degli intervistati – conclude il direttore dell’Istituto Demopolis – crede che la politica non sia in grado di incidere sulla vita e sul futuro dei giovani nel nostro Paese”.
Nota informativa – L’indagine è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 28 al 29 gennaio 2018, su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica con metodologie integrate cawi-cati di Marco E. Tabacchi. Coordinamento del Barometro Politico Demopolis a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.