L’Intelligenza Artificiale per il futuro della sanità? Indagine dell’Istituto Demopolis promossa da Fiaso

Di Intelligenza Artificiale si discute ormai regolarmente nel dibattito pubblico italiano: superate le consuete polarizzazioni fra entusiasti ed allarmisti, oggi iniziano ad emergere le applicazioni più utili al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, innanzi tutto in tema di salute e servizi sanitari.
Sono alcuni dei dati più significativi dell’indagine Demopolis, promossa da Fiaso, sull’IA per il futuro della sanità italiana.
Per il 61% degli italiani, nei prossimi 10 anni, l’Intelligenza Artificiale cambierà in meglio la gestione della salute e la cura delle malattie.

Più responsabilità, meno cellulari: la scuola secondo gli italiani

7 italiani su 10 ritengono giusta  la decisione del Ministro dell’Istruzione di estendere agli studenti delle scuole secondarie superiori il divieto di utilizzo del telefono cellulare in classe durante lo svolgimento dell’attività didattica. Il dato emerge dal sondaggio promosso da Esperia Italia e realizzato dall’Istituto Demopolis.
Guardando a tutte le scuole di ogni ordine e grado, appena il 6% dei cittadini ritiene che vada sempre consentito l’uso del telefono mobile. Per il 75%, il cellulare in classe dovrebbe essere sempre vietato. Per meno di un quinto andrebbe consentito nelle superiori, ma vietato nelle elementari e nelle medie.

Indagine Demopolis, l’escalation nei 3 scenari di guerra nelle preoccupazioni dell’opinione pubblica: Iran, Gaza, Ucraina

Dopo l’intervento americano al fianco di Israele ed il bombardamento dei siti nucleari in Iran, crescono le preoccupazioni dell’opinione pubblica italiana sugli scenari di guerra. Il 68% teme il rischio di una escalation del conflitto e di un eventuale coinvolgimento del nostro Paese; per 6 cittadini su 10 potrebbero risultare pesanti gli effetti sull’economia. La maggioranza assoluta teme anche una ripresa del terrorismo internazionale. È in sintesi quanto emerge dall’indagine Demopolis.
Nell’ipotesi di un allargamento del conflitto, l’Italia dovrebbe intervenire militarmente al fianco di Usa e Israele nella guerra contro l’Iran? L’opinione degli italiani è netta: il 75% si dichiara contrario ad un coinvolgimento diretto del nostro Paese.

Indagine Demopolis: le guerre a Gaza e in Ucraina nelle preoccupazioni degli italiani

La gravissima situazione umanitaria nella Striscia di Gaza ha reso più netta, negli ultimi giorni, la posizione dell’opinione pubblica. Più di 3 italiani su 4 ritengono che il Governo Netanyahu debba fermarsi per consentire dignitosi aiuti alla popolazione palestinese e favorire il rilascio degli ostaggi. E’ quanto emerge dall’indagine condotta dall’Istituto Demopolis, che ha analizzato anche la percezione dei cittadini sull’evoluzione del conflitto tra Russia ed Ucraina.
Il trend Demopolis mostra come siano progressivamente diminuiti gli ottimisti sui fronti di guerra: oggi a credere in una risoluzione del conflitto russo-ucraino è solo un quarto degli italiani. L’ottimismo scompare del tutto sul fronte medio-orientale: appena il 12% ritiene che possa tornare la pace a Gaza nei prossimi mesi.

Demopolis: le sfide della Chiesa di Papa Leone XIV nell’opinione degli italiani

La pace, i ponti per il dialogo, la vicinanza a chi soffre: sono i punti più apprezzati dall’opinione pubblica al centro delle prime parole pronunciate, dopo l’elezione, dal nuovo Pontefice Robert Francis Prevost. Secondo il sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, sono molteplici le sfide che attendono la Chiesa di Leone XIV: la più complessa, per quasi 1 italiano su 2, sarà conciliare la fede con la complessità del mondo contemporaneo; per il 40% la missione più urgente sarà riuscire a farsi ascoltare sui temi della pace. Ma anche, per oltre un quarto degli intervistati, coinvolgere le nuove generazioni, superare lo scandalo degli abusi sessuali, affrontare la crisi delle vocazioni.

Gli italiani e Papa Francesco: che cosa resta di 12 anni di Pontificato. I dati dell’indagine dell’Istituto Demopolis

Con una fiducia del 75%, Papa Francesco è stato, negli ultimi 12 anni, un riferimento fondamentale per l’opinione pubblica, la figura della quale gli italiani si sono sempre fidati di più: ben oltre la fede o la pratica religiosa. Il dato, che emerge dall’indagine dell’Istituto Demopolis, cresce all’83% tra i cattolici, ma raggiunge il 60% anche tra i non credenti o tra chi professa altre religioni. 
L’impegno di Francesco per la pace e contro le guerre, la costante attenzione per gli “ultimi”, la spontaneità delle parole e dei gesti sono alcuni dei tratti distintivi che – nel ricordo degli italiani – hanno caratterizzato il Pontificato. ll 53% appare convinto che le aperture della Chiesa volute da Papa Francesco siano irreversibili e che proseguiranno con il prossimo Pontefice.

L’opinione degli italiani sul Presidente Trump nel trend dell’Istituto Demopolis

A quasi 3 mesi dall’insediamento alla Casa Bianca, 2 italiani su 3 esprimono una valutazione negativa sul presidente americano Donald Trump. Meno di un quarto ne promuove l’operato. Particolarmente emblematico risulta il trend che emerge dalle indagini condotte negli ultimi mesi dall’Istituto Demopolis. e in novembre, mese della rielezione, i giudizi positivi degli italiani sul Presidente degli Stati Uniti erano del 40% e raggiungevano il 42% nel gennaio scorso al momento dell’insediamento, l’operato nei primi 100 giorni ha incrementato dubbi e perplessità dell’opinione pubblica: oggi appena il 23% degli italiani esprime un giudizio favorevole su Donald Trump. Nelle ultime settimane sono anche diminuiti gli ottimisti sui fronti di guerra a Gaza e in Ucraina.

Gran Premio Internazionale di Venezia 2024: assegnato il Leone d’Oro per meriti professionali al direttore di Demopolis Pietro Vento

Nel corso di una cerimonia tenutasi nello storico Palazzo della Regione Veneto, è stato assegnato il Leone d’Oro del Gran Premio Internazionale di Venezia 2024 al direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento, uno dei principali esperti italiani nel campo della ricerca politica e sociale, nelle indagini demoscopiche e nell’analisi dell’opinione pubblica. A consegnare il riconoscimento sono stati il presidente della Giuria Maurilio Prioreschi e l’attrice Adriana Sarcinelli.
“Il Comitato del Gran Premio Internazionale di Venezia – si legge nella motivazione – assegna il Leone d’Oro di San Marco, per meriti professionali, al dott. Pietro Vento, direttore dell’Istituto Demopolis, per il suo alto contributo alla comprensione della realtà politica e sociale del Paese”.

Gli italiani e le sfide di Papa Francesco nell’anno del Giubileo: indagine Demopolis

Il 76% degli italiani ha fiducia nel Pontefice, che si conferma oggi la figura pubblica della quale i cittadini si fidano di più: ben oltre la fede o la pratica religiosa. 
I risultati della ricerca sono stati presentati, in anteprima, a Papa Francesco, che ha ricevuto in udienza privata, nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, il direttore di Demopolis Pietro Vento e le ricercatrici dell’Istituto Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Forte è l’auspicio che il Giubileo possa rafforzare l’attenzione sulle urgenze della società: il 70% degli italiani spera che, nel corso del 2025, cresca l’impegno per la pace in tutte le aree di guerra.
La maggioranza assoluta si augura che si rafforzi la lotta alle cause strutturali della povertà e della fame e l’impegno contro le disuguaglianze, temi che hanno contraddistinto il Pontificato di Francesco. 

Adolescenti in Italia: che cosa dicono gli under 18, che cosa pensano gli adulti

Il 58% degli under 18 italiani dichiara che gli adulti capiscono sempre meno i ragazzi: un dato in crescita nell’ultimo biennio: è uno dei dati emersi dalla ricerca condotta dall’Istituto Demopolis per l’impresa Sociale Con i Bambini, i cui risultati sono stati presentati a Roma alla Biblioteca Nazionale.
“La ricerca – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – ha focalizzato le differenti prospettive sulla quotidianità e sul futuro di adolescenti e genitori. Dall’ascolto diretto degli under 18 e delle famiglie emergono molte dimensioni inattese: a partire dallo sguardo sul futuro, con lo schiacciante pessimismo dei genitori sul futuro dei ragazzi (73%) cui fa da controcanto l’ottimismo dei giovani, prevalente ma non plebiscitario: oggi, si dichiara ottimista il 45%”.