Risultati dei sondaggi dell’Istituto Demopolis

Un anno di Governo Draghi nell’opinione degli italiani

La maggioranza assoluta degli italiani promuove oggi con un giudizio positivo il primo anno di lavoro dell’Esecutivo: è il dato che emerge dal sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis.

Dopo 1 anno a Palazzo Chigi, la fiducia nel Premier resta alta, piuttosto stabile da mesi, pur riducendosi rispetto all’autunno scorso. Nel giorno dell’incarico, nel febbraio 2021, a fidarsi di Draghi era il 54%; l’evoluzione del trend ha toccato poi il 65% in marzo e il 62% in novembre, per attestarsi oggi al 58%.


La fiducia in Draghi – secondo l’analisi dell’Istituto Demopolis – si differenzia in base alla collocazione politica degli intervistati, superando l’80% tra chi vota il Partito Democratico e Forza Italia. Si riduce al 56% tra gli elettori della Lega e al 54% tra quanti votano il Movimento 5 Stelle; si abbassa al 35% tra i simpatizzanti di Fratelli d’Italia. Tra i partiti minori, i più entusiasti di Draghi appaiono gli elettori di Italia Viva e di Azione, con un giudizio positivo che sfiora il 90%; i più critici sono coloro che votano Sinistra Italiana. 

Effettuando un bilancio del primo anno, 3 italiani su 4 promuovono l’Esecutivo per il piano di vaccinazioni contro il Covid. Il 63% apprezza l’avvio del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, auspicando che possa essere ben gestito per provare a rilanciare davvero il Paese. Il 60% valuta positivamente la politica estera del Governo e i rapporti con l’Europa; il 54% dei cittadini promuove le misure per la ripresa economica. 

Su altri temi la valutazione dell’opinione pubblica è invece di segno più critico. Appena un terzo giudica sufficienti le politiche del Governo Draghi per il lavoro e l’occupazione; il 60% ritiene carente il potenziamento della sanità pubblica. Il 53% giudica insufficiente l’impegno contro le disuguaglianze. 

“In questo frangente – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – il punto più avvertito è quello del mancato contenimento dell’inflazione e dei costi dell’energia, segnalato dal 67%: per 2 intervistati su 3 appare urgente un intervento sui costi delle bollette di luce e gas di famiglie e imprese, per frenare la repentina crescita dell’inflazione che mette a rischio, in prospettiva, i risparmi ed il tenore di vita degli italiani”. 

Gli italiani, il Covid e la medicina territoriale

L’Istituto Demopolis ha analizzato l’opinione dei cittadini sulla recente proposta di modificare i monitoraggi sull’incidenza del Covid, al fine di ridurre ansia e timori. Un italiano su due ritiene la proposta prematura, ritenendo che il bollettino sui contagi e sulla situazione ospedaliera debba per il momento restare quotidiano.

Rispetto ai mesi precedenti l’opinione pubblica appare più divisa sulle scelte messe in atto dal Governo.

Da che cosa dipende il sovraccarico degli ospedali e delle terapie intensive, oltre che il numero dei morti per Covid nel nostro Paese? Per il 60% degli italiani la ragione va ricercata soprattutto nelle carenze della medicina territoriale e di cure domiciliari precoci per chi si ammala. Il 58% ritiene che la causa sia l’alto numero di cittadini non ancora vaccinati. Altre possibili ragioni, la protezione limitata dei vaccini rispetto alla variante Omicron, citata dal 45%.

La “partita” per il Quirinale e la rielezione del Presidente Mattarella

Un’ampia maggioranza degli italiani valuta positivamente la scelta del Parlamento di rieleggere al Quirinale il Capo dello Stato uscente. Sergio Mattarella è da anni la figura politica e istituzionale più apprezzata dai cittadini: come emerge dal trend Demopolis, la fiducia cresce costantemente dal 45% del giorno dell’elezione di 7 anni fa, al 75% nella fase più dura del Covid nel 2020, sino al 72% di oggi.

Il gradimento del Capo dello Stato si conferma politicamente molto trasversale, ma si riduce tra gli elettori di Fratelli d’Italia, che avrebbero voluto una figura differente sul Colle. 

Per 3 italiani su 4 il voto per il Quirinale è stato segnato dall’incapacità dei partiti di esprimere, in modo condiviso, un candidato alla successione di Mattarella. Per il 67% dei cittadini, intervistati da Demopolis, è emersa anche la profonda distanza tra partiti e il “Paese reale”. Il 58% segnala la debolezza di molti leader politici, il 40% le divisioni tra i partiti della coalizione di Centro Destra. 

Dopo il voto per il Quirinale, secondo l’analisi dell’Istituto Demopolis, per il 68% degli italiani sarebbe preferibile che il Governo Draghi andasse avanti per un anno, per concludere la Legislatura e tornare al voto nel marzo 2023. 

Priorità assolute di Governo si confermano, per oltre l’80% degli italiani, “lavoro e occupazione” e l’efficienza della sanità pubblica, a partire dagli investimenti nella medicina territoriale. Per 2 cittadini su 3 è urgente un intervento per ridurre i costi delle bollette di luce e gas e per frenare la repentina crescita dell’inflazione che mette a rischio, in prospettiva, il tenore di vita delle famiglie. 6 italiani su 10 sperano che il PNRR venga ben gestito a tutti i livelli per un “salto di efficienza del sistema Paese”.

Come cambia il peso dei partiti: Barometro Politico dell’Istituto Demopolis

Se si votasse oggi per la Camera, il PD con il 21,5% si confermerebbe primo partito, superando di quasi un punto Fratelli d’Italia che avrebbe oggi il 20,6%. La Lega, in calo dopo la partita per il Quirinale, sarebbe al terzo posto con il 18%. Al 14,2% il Movimento 5 Stelle, al 7,5% Forza Italia.


È il peso odierno dei partiti che emerge dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis.  L’affluenza appare in calo ed è stimata oggi da Demopolis al 67%, 6 punti in meno rispetto alle ultime Elezioni Politiche. 

15 febbraio 2022

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