Risultati dei sondaggi Demopolis

Gli italiani e l’emergenza Covid-19

Dal 9 marzo scorso, con l’invito a restare a casa e con le restrizioni decise dal Governo per frenare la diffusione del Covid-19, la vita di quasi tutti gli italiani è cambiata radicalmente. Che cosa ha reso più difficili le prime settimane in casa? Per 2 cittadini su 3 l’interruzione improvvisa delle attività quotidiane; il 61% evidenzia il senso di precarietà, lo stress derivante anche dai timori per la salute; sul 58% pesa la mancanza di rapporti sociali esterni. 4 su 10 evidenziano la difficile condivisione, per intere giornate, degli spazi in casa. È quanto risulta dal sondaggio effettuato dall’Istituto Demopolis

Cambia la quotidianità: si informano moltissimo gli italiani in questi giorni. Il 66% ben più del solito in Rete, su quotidiani online e social network; il 60% si informa di più in tv. Poco meno di un quarto non ha cambiato abitudini in tempi di Coronavirus. Cresce dunque, in modo esponenziale, la fruizione dei media.

Aumenta intanto la fiducia nelle istituzioni: in tempi di emergenza, i cittadini in ampia parte si identificano nelle principali figure istituzionali: Papa Francesco, il Presidente Mattarella, il Premier Conte.  

Sia pur con una lieve flessione di 3 punti nell’ultima settimana, restano alti i timori per la diffusione del Coronavirus nel nostro Paese. “9 italiani su 10 – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – esprimono preoccupazione per la diffusione del contagio, ma cominciano anche, con timore, a cercare di capire che cosa accadrà nei prossimi mesi, sul piano economico e sociale”.

Coronavirus: le misure del Governo nell’opinione dei cittadini

L’Istituto Demopolis ha chiesto agli italiani una valutazione complessiva sulle scelte compiute dal Governo per fronteggiare l’emergenza. Le principali misure di contenimento del contagio da Covid-19, dallo stare a casa alla chiusura delle attività non essenziali, risultano condivise dall’86% degli intervistati; quasi 2 su 3 valutano positivamente anche le prime scelte di supporto al tessuto produttivo.  

I timori per la salute e per tenuta del sistema sanitario restano altissimi e prevalgono, di poco, per il momento sulle crescenti preoccupazioni economiche. Pesa, in moltissime regioni, l’allarme sulla carenza di posti di terapia intensiva, di ventilatori polmonari e di dispositivi medici necessari per contrastare il Covid-19. L’80% degli italiani chiede al Governo Conte investimenti straordinari per la sanità pubblica; il 67% un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà e al tessuto produttivo. 

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