Risultati dei sondaggi dell’Istituto Demopolis

Il peso dei partiti nel Barometro Politico Demopolis di giugno

I riflessi delle settimane di “emergenza Coronavirus” si avvertono sul consenso. Se si votasse oggi per la Camera, secondo il Barometro Politico Demopolis di giugno, la Lega sarebbe primo partito con il 26%, con il PD al 21,2%. Il Movimento 5 Stelle avrebbe il 16%, Fratelli d’Italia il 15,4%. Lieve ripresa per Forza Italia al 6% e la Sinistra di LeU al 3,4%, mentre otterrebbe il 3,2% Italia Viva. Sotto il 3% le altre forze politiche. 

Significativa, nell’analisi dell’Istituto diretto da Pietro Vento, è l’incidenza della crisi da Covid-19 sul peso dei principali partiti: in poco più di 4 mesi, da marzo ad oggi, la Lega di Salvini perde 5 punti, passando dal 31% al 26%. Secondo i dati Demopolis, crescono leggermente i due principali partiti di Governo: dal 20 al 21,2% il PD; dal 14,5% al 16% il M5S; si incrementa ulteriormente, di oltre 3 punti, anche il consenso di Fratelli d’Italia, che supera il 15%. 

Gli ultimi mesi, all’insegna del Covid-19, sono stati caratterizzati in Italia anche da una crescita della fiducia nelle istituzioni: secondo il trend dell’Istituto Demopolis, la fiducia dei cittadini nel Premier Giuseppe Conte è passata dal 40% del dicembre scorso al 58% di aprile, per attestarsi oggi, in calo, al 51%. 

“Molto netta nel caso di Conte – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – appare oggi la polarizzazione politica nel giudizio degli intervistati: il Premier è apprezzato da quasi il 90% degli elettori del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico; i giudizi positivi nei suoi confronti si riducono invece al 4-5% tra chi oggi vota Lega o Fratelli d’Italia”. 

Gli italiani e la salute

2 italiani su 3, pensando agli ultimi mesi, promuovono le strutture ospedaliere, per il modo in cui hanno affrontato l’emergenza nella regione in cui vivono; molto più critico è invece il giudizio sui servizi e le strutture di medicina territoriale, valutate positivamente da appena il 38% e ritenute insufficienti da più di 6 intervistati su 10.

Guardando al modello che si è rivelato molto efficace in Veneto, il 72% dei cittadini guarda con estremo favore alla proposta di riorganizzazione della medicina territoriale, per garantire in prospettiva anche una efficace assistenza a casa, riducendo l’ospedalizzazione. 

I Presidenti di Regione dopo i mesi di emergenza Coronavirus

I mesi dell’emergenza Coronavirus hanno segnato in modo significativo il rapporto tra gli italiani e le istituzioni. Il 51% esprime oggi fiducia nel Presidente della propria Regione: è un dato in crescita di 9 punti rispetto al 42% rilevato nel dicembre scorso, ampiamente condizionato dalla forte centralità politica e mediatica assunta in queste ultime settimane da molti Governatori. 

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Secondo l’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis, sono 7 oggi i Presidenti di Regione più apprezzati, che ricevono una valutazione positiva dalla maggioranza assoluta dei cittadini residenti nella Regione.  Al primo posto, con il 75%, il Governatore del Veneto Luca Zaia, seguito al 62% dal Presidente della Campania Vincenzo De Luca. Sul podio del gradimento dei cittadini, rilevato da Demopolis, anche il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini con il 60%. Al 54%, alla pari, Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia ed il toscano Enrico Rossi.

Sesto posto, con il 53%, per il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, mentre ottiene il settimo posto il governatore della Sardegna Christian Solinas al 51%. 

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La gestione sanitaria e la capacità di contenimento del Covid-19 hanno inciso profondamente sull’opinione dei cittadini, con valori che appaiono significativi non solo in Veneto, ma anche in Campania e nelle Isole, dove sono risultate apprezzate dall’opinione pubblica la fermezza dei Presidenti di Regione e le misure adottate per frenare la diffusione del virus durante la fase 1. 

Nella graduatoria dei cittadini, un buon gradimento – con valori tra il 49 ed il 40% – ottengono altri Governatori: Toti, all’ottavo posto, della Regione Liguria; il presidente del Lazio Zingaretti, Emiliano (Puglia), Santelli (Calabria), Marsilio (Abruzzo). Più indietro, tra le altre regioni con oltre un milione di elettori, Fontana, Cirio e Ceriscioli. 


Molto marcati risultano i trend derivanti dagli effetti della gestione Coronavirus: in 4 Regioni l’apprezzamento dei cittadini segna profonde differenze rispetto al dicembre scorso. In 6 mesi, De Luca guadagna 25 punti, passando dal 37% al 62% di oggi. Forte incremento anche per il veneto Zaia, dal 60% al 75%. 

Di segno opposto il trend in Lombardia, dal 54% di dicembre al 38% di oggi: il governatore Attilio Fontana sembra pagare la gestione dell’emergenza Covid, perdendo 16 punti nel gradimento dei cittadini. 

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Gli italiani e le scelte del Governo dopo l’emergenza Covid

Se le misure di contenimento del Coronavirus, decise con il lockdown dall’Esecutivo nei giorni dell’emergenza, sono risultate apprezzate da una larga maggioranza dell’opinione pubblica, più complesse si stanno rivelando le scelte del Governo per la ripartenza del Paese.

L’opinione pubblica si divide sul “Decreto Rilancio” varato dal Governo. Può andar bene, ma a patto che i soldi arrivino in fretta: questo pensa il 42% degli italiani; solo il 18% promuove in pieno il decreto. Negativo è invece il giudizio di 4 cittadini su 10, convinti che ci sarebbe bisogno di interventi strutturali e strategie di crescita, non di sussidi e contributi a pioggia.

Intanto, la maggioranza assoluta degli italiani immagina di trascorrere le prossime vacanze estive in Italia: il 40% restando nella propria regione o in una regione confinante; il 19% in una diversa regione del nostro Paese. Appena il 3% ritiene di recarsi all’estero.  Quasi 4 intervistati su 10 ritengono invece di non andare in vacanza la prossima estate. La situazione economica e, soprattutto, la preoccupazione per il Covid-19 incidono in modo significativo sulle scelte degli italiani.

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GIUGNO 2020

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