Risultati dei sondaggi dell’Istituto Demopolis

Cresce la preoccupazione degli italiani per la seconda ondata del Covid-19

Con l’aumento dei contagi, tornano a crescere i timori degli italiani per la diffusione del Coronavirus nel nostro Paese: il dato emerge dal trend rilevato dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento. Dopo una netta flessione nella stagione estiva dal 67% di giugno sino al 46% di inizio settembre, la preoccupazione dei cittadini per il Covid è cresciuta di 32 punti nell’ultimo mese, raggiungendo oggi il 78%, ormai non lontana dai dati della scorsa primavera.

L’opinione pubblica ha condiviso in larga maggioranza la recente scelta che obbliga all’uso delle mascherine anche all’aperto. Favorevole all’uso in tutte le circostanze si dichiara il 63% dei cittadini intervistati da Demopolis, mentre il 31% ne condivide l’uso, eccetto i casi in cui si è da soli. Contraria all’uso delle mascherine è una minoranza, appena il 6% degli italiani.

L’aumento esponenziale del virus negli ultimi giorni sembra dovuto ad una minore osservazione delle misure di prevenzione, allentate progressivamente durante l’estate. Nel vissuto e nell’esperienza dell’81% degli italiani, le regole sono state seguite nei negozi e nei supermercati. 2 su 3 sostengono che siano state rispettate anche nei bar, nei ristoranti e nelle pizzerie.

Molto più problematici appaiono i mezzi di trasporto locali, che rappresentano un problema per 8 cittadini su 10. Un’estrema criticità emerge, nell’opinione di oltre l’80% degli italiani, sulla sottovalutazione del rischio e sul mancato rispetto delle misure di prevenzione anti Covid, nelle feste, nella movida e nei locali serali.

Intanto il Governo Conte ha varato 2 dpcm con i quali sono state decise ulteriori limitazioni per il contenimento del Coronavirus. L’Istituto Demopolis ha chiesto in merito l’opinione degli italiani: un terzo valuta le nuove misure utili e opportune; il 41%, la maggioranza relativa dei cittadini, ritiene che si tratti di interventi settoriali e troppo timidi di fronte all’esigenza di frenare la curva esponenziale dei contagi. Un quarto considera invece le nuove limitazioni inutili ed inopportune.

Come cambiano le priorità di Governo dei cittadini

Sono le politiche per l’occupazione ed il lavoro la priorità assoluta indicata al Governo dall’83% degli italiani. Al secondo posto, con il 75%, gli investimenti nella sanità. Sul podio dei cittadini, con il 72%, anche la riduzione della pressione fiscale: sono i dati che emergono dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis. I due terzi degli intervistati vorrebbero un serio piano di investimenti per la scuola, il 61% la semplificazione della burocrazia; quasi 6 su 10 chiedono più sicurezza urbana e un maggiore contrasto alla criminalità.

L’effetto dell’emergenza Covid ha modificato, in modo sostanziale, l’agenda dei cittadini: se il lavoro si conferma stabilmente in prima posizione, appare significativo – nel trend Demopolis – il passaggio della sanità dal quinto al secondo posto nelle priorità degli italiani: dal 62% di 15 mesi fa al 75% di oggi. Altro effetto significativo riguarda il tema dell’immigrazione che scivola dalla quarta all’ottava posizione di oggi: nel luglio 2019 il controllo dei flussi migratori era ritenuto prioritario dal 66% degli italiani; oggi resta centrale per un italiano su due. 
“Le questioni economiche e sanitarie derivanti dalla pandemia – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – hanno modificato le preoccupazioni delle famiglie. L’emergenza Covid ha rafforzato negli italiani la consapevolezza di quanto sia importante poter contare sulla sanità pubblica”.  3 intervistati su 4 vorrebbero oggi un piano efficace di investimenti nel sistema sanitario.

Il peso odierno dei partiti nel voto per le Elezioni Politiche

Se si votasse oggi per la Camera, la Lega in calo si confermerebbe con il 24,2% primo partito, seguita dal PD al 20,8%; il Movimento 5 Stelle otterrebbe il 15,2%, con Fratelli d’Italia al 15%: è la fotografia che emerge dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis. Distanziati appaiono Forza Italia al 6%, la Sinistra di LeU al 3,5, Italia Viva al 3 e Azione al 2%.