Gli italiani e il Referendum Costituzionale

La partita referendaria di fine novembre appare sempre più aperta. Se il Referendum Costituzionale si tenesse oggi, escludendo un altissimo numero di astensionisti ed indecisi, un italiano su due direbbe “sì” alla Riforma: è uno dei dati che emerge dall’indagine condotta a fine luglio per l’Espresso dall’Istituto Demopolis.

Secondo il trend tracciato dall’Istituto diretto da Pietro Vento, a pronunciarsi per il sì, nel gennaio scorso era il 60% degli italiani. Con la progressiva politicizzazione del significato del Referendum, il “Sì” è calato progressivamente sino al 49% di fine giugno, per attestarsi oggi al 50%: l’opinione pubblica risulta oggi divisa esattamente a metà.

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Molti contenuti appaiono condivisi dagli italiani: il punto centrale della Riforma Boschi, il superamento del bicameralismo perfetto (con la sola Camera dei Deputati chiamata a votare la fiducia e la netta riduzione dei poteri del Senato), è visto con favore dal 63%; oltre 8 cittadini su 10 apprezzano la riduzione del numero dei senatori da 315 a 100. Piace invece molto meno che a Palazzo Madama vadano soprattutto i consiglieri regionali: la composizione del nuovo Senato, con l’elezione indiretta da parte del consigli regionali, è condivisa infatti da poco più di un quarto dei cittadini intervistati dall’Istituto Demopolis.

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“Una fortissima incognita sul risultato – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – è rappresentata dalla politicizzazione dello scontro e dalla polarizzazione sulla figura di Renzi, che ha annunciato l’intenzione di dimettersi nel caso di una bocciatura della Riforma: l’appuntamento di ottobre è stato caricato nelle ultime settimane di significati decisamente diversi da quelli istituzionali”.

Se il 54% degli italiani, intervistati da Demopolis, sostiene che voterà pensando ai contenuti della Riforma, oltre un terzo, il 35%, ammette invece che il suo voto sarà soprattutto un sì o un no al Governo Renzi: un’incognita in più per il risultato elettorale.

 

 

Nota informativa
L’indagine è stata condotta per l’Espresso dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione di Marco E. Tabacchi della rilevazione demoscopica del luglio 2016 con metodologia integrata cawi-cati.

 

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