Il lento declino del PD
Analisi dell’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo. In studio con Lilli Gruber, Pino Corrias, Antonio Padellaro, Beppe Severgnini.
Analisi dell’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo. In studio con Lilli Gruber, Pino Corrias, Antonio Padellaro, Beppe Severgnini.
Il grande sconfitto di questa competizione elettorale è il Partito Democratico, che ha toccato il 4 marzo, con il 19%, il suo punto più basso. Il consenso si è dimezzato in 10 anni: dagli oltre 12 milioni di elettori del Partito Democratico di Veltroni nel 2008, si passa agli 8 milioni 650mila del 2013 sino ai 6 milioni e 150mila voti di oggi.
Il consenso resta instabile: ad incrementare l’incertezza sull’esito del voto del 4 marzo, accanto alle incognite della nuova Legge Elettorale, ancora poco chiara agli italiani, è anche l’astensione. Quasi 4 milioni fanno parte invece di quel segmento che l’Istituto Demopolis definisce “astensione revocabile”: sono elettori che potrebbero ancora cambiare idea e recarsi alle urne.
Poco più di un terzo degli italiani sta seguendo con molto interesse la campagna elettorale in vista del voto del 4 marzo. Il 41% con poca attenzione; il 25% ammette di non seguirla per niente. In ogni caso, la televisione si conferma strumento centrale nell’informazione politica. È uno dei dati che emerge dall’indagine condotta, per Otto e Mezzo, dall’Istituto Demopolis.
A 16 giorni dal voto per le Politiche del 4 marzo, resta alto il numero di indecisi e potenziali astensionisti: tra quanti immaginano di recarsi alle urne, il 67% ha già un orientamento preciso; il 13% esprime un’intenzione di voto, ammettendo però che potrebbe cambiare idea nelle prossime 2 settimane. Un quinto degli elettori è ancora del tutto indeciso sulla scelta da compiere.
A poco più di 2 settimane dalle Elezioni Politiche, appena un terzo dei cittadini è oggi a conoscenza del nome di almeno un candidato nel collegio uninominale in cui voterà. “Il 67% degli italiani – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – non ha alcuna idea di chi siano i candidati alla Camera o al Senato nel proprio collegio elettorale”.
A 3 settimane dal voto del 4 marzo, il Movimento 5 Stelle si conferma, con il 28,3%, primo partito, in vantaggio sul PD, attestato al 22,8%. Forza Italia avrebbe il 16,3%, la Lega il 14%. Sono i dati del Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento. Con la nuova legge elettorale torna rilevante la forza delle coalizioni: l’area di Centro Destra otterrebbe nel complesso il 37,2%; il Movimento 5 Stelle il 28,3%, la coalizione di Centro Sinistra il 27,5.
Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le promesse e gli annunci da parte dei diversi leader politici impegnati nella campagna elettorale in vista del voto del 4 marzo. Il sondaggio, condotto dall’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo, rivela un diffuso scetticismo in ampi segmenti dell’opinione pubblica.
A meno di 5 settimane dal voto, il Movimento 5 Stelle si conferma con il 29,5% primo partito, con oltre 6 punti di vantaggio sul PD. Restano stabili Forza Italia al 16% e la Lega al 14%. È in sintesi lo scenario che emerge dall’indagine dell’Istituto Demopolis, che ha analizzato anche, per il programma Otto e Mezzo, le ragioni del consenso tra gli elettori potenziali del M5S.
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Il Movimento 5 Stelle è ormai da mesi, stabilmente, primo partito nel Paese: se si votasse oggi per la Camera, otterrebbe il 29,2%, staccando di oltre 5 punti il Partito Democratico, in ulteriore calo al 23,5%. È quanto emerge dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, condotto per Otto e Mezzo a 50 giorni dal voto.