Il peso dei partiti a 18 giorni dal voto per le Europee

A 18 giorni dal voto del 26 maggio, il consenso resta fluido ed incerto: moltissimi restano gli indecisi, ma soprattutto i potenziali astensionisti: circa 20 milioni di cittadini potrebbero restare a casa. È lo scenario che emerge dall’indagine condotta per il TG3 dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.

Considerato il quadro di incertezza, Demopolis ha fotografato non soltanto il voto odierno, ma anche l’elettorato certo, costituito da cittadini che dichiarano di avere già compiuto una scelta definitiva, ed il bacino potenziale dei principali partiti a 18 giorni dall’appuntamento elettorale.

Se si votasse oggi, la Lega – in calo di circa 2 punti negli ultimi 15 giorni – sarebbe primo partito con il 31% (con un voto certo del 26% ed un potenziale del 37%). Il Movimento 5 Stelle otterrebbe il 23%, contando su uno zoccolo duro del 19% e su un potenziale del 26%. Il Partito Democratico avrebbe il 22%.

 

È una competizione particolare quella delle Europee, non sovrapponibile al voto per le Politiche, nelle quali, ad esempio, il consenso al M5S cresce, sfiorando oggi il 25%. La motivazione e la partecipazione al voto dei diversi elettorati sono destinate ad incidere in modo differente sul peso dei partiti alle Europee.

Quella scattata oggi da Demopolis è ovviamente una fotografia di un consenso, ancora incerto, destinato a mutare nelle ultime 2 settimane di campagna elettorale.


 

Nota informativa – L’indagine è stata effettuata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 6 all’8 maggio 2019 su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.

 

 

8 maggio 2019

A norma dell’art. 8 della Legge n. 28/2000, le informazioni relative ai risultati dei sondaggi elettorali per le Elezioni Europee del 26 maggio, contenute nel sito web e nelle specifiche sezioni di archivio, sono sospese e non aggiornate. Testi e immagini si riferiscono a sondaggi realizzati e pubblicati in data anteriore al 10 maggio 2019. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni impone infatti il divieto di diffusione e pubblicazione di sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa nei 15 giorni pre-elettorali. È fatta salva la permanenza sul sito dei risultati dei sondaggi già resi pubblici nel periodo precedente a quello del divieto.

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