L’Autonomia differenziata nell’opinione degli italiani

Uno dei temi più importanti al centro del confronto politico è quello dell’Autonomia differenziata, richiesta da alcune regioni del Nord per gestire direttamente servizi e materie come sanità ed istruzione, trattenendo parte delle entrate fiscali sul territorio. 

L’opinione pubblica appare divisa: secondo l’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis, il 38% appare favorevole all’Autonomia, nella convinzione che si permetterebbe a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna di gestire meglio i servizi. Contrario si dichiara invece il 53%, la maggioranza assoluta degli italiani, secondo la quale si finirebbe per sottrarre risorse per i servizi pubblici ad altre Regioni meno ricche.

Nette sono le distanze che emergono negli orientamenti per aree geografiche: sono propensi all’Autonomia quasi i due terzi dei cittadini che vivono al Nord. Il dato crolla, significativamente, al 24% al Centro ed al 18% al Sud e nelle Isole. 

“Nell’opinione pubblica emerge il timore – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – che le sperequazioni fra le regioni italiane, in termini di servizi, sanità e prestazioni sociali possano amplificarsi ulteriormente”. 

Nell’analisi di Demopolis per il programma Otto e Mezzo, forti appaiono le differenze anche nell’opinione degli elettorati dei 3 principali partiti: per il Regionalismo differenziato è il 76% di chi vota la Lega di Salvini, mentre appare netta la contrarietà degli elettori del Movimento 5 Stelle e del PD. 

Nota informativa – L’indagine è stata effettuata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, il 13 e il 14 giugno 2019 per il programma Otto e Mezzo (LA7) su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. 

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