Sondaggio Demopolis di fine anno

Nel sondaggio di fine anno l’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, ha analizzato la memoria dell’opinione pubblica sui fatti che hanno caratterizzato il 2019.  

Per il 68% degli italiani è stata la crisi politica di agosto, con la nascita del Conte bis e l’alleanza PD-M5S, a segnare l’anno politico appena trascorso; per la maggioranza assoluta degli intervistati gli ultimi 12 mesi saranno ricordati per il successo della Lega alle Europee e per la recente nascita del Movimento delle Sardine. 

Tra i fatti di cronaca avvenuti nel nostro Paese, è invece la crisi dell’Ilva l’evento che ha maggiormente colpito gli italiani, indicata dal 63%. Secondo i dati del sondaggio Demopolis per il tg3, quasi un italiano su due segnala poi il delitto di Luca Sacchi a Roma, legato alla profonda escalation della droga. Nella memoria collettiva restano impressi anche il dirottamento dello scuolabus sventato dai ragazzi, le immagini dell’acqua alta a Venezia, il caso Bibbiano e la vicenda della Sea Watch e di Carola Rachete. 

Per 6 italiani su 10 a caratterizzare maggiormente il 2019 nel mondo è stato soprattutto l’impegno di Greta Thunberg e dei giovani per l’ambiente; il 41% segnala il trionfo di Boris Johnson alle recenti elezioni nel Regno Unito. “L’opinione pubblica – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – appare più disattenta sulla situazione in Siria o sulla pericolosa evoluzione della crisi in Libia che ci riguarda molto da vicino”. 

Nota informativa – L’indagine è stata effettuata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, per il tg3 Rai dal 20 al 23 dicembre su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. 

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