Il voto per le Regionali nell’analisi post elettorale dell’Istituto Demopolis

La gestione del Covid determinante nella crescita del consenso personale ai Governatori uscenti

Al netto della Val d’Aosta, si è conclusa con un 3-3 la partita delle Elezioni Regionali, che ha visto la conferma del Centro Sinistra in Campania, Puglia e Toscana e il successo del Centro Destra in Veneto, Marche e Liguria.
L’Istituto Demopolis ha analizzato i flussi elettorali tra il 2015 e il 2020 nelle due Regioni, Campania e Veneto, caratterizzate dai successi più netti dei Governatori uscenti ed in Toscana, la regione in cui più forte è stata la contrapposizione tra i primi due partiti del Paese, Lega e PD.

In Campania, rispetto al voto espresso alle ultime Regionali, su 1 milione e 800mila elettori odierni di Vincenzo De Luca, meno di un milione – 53 su 100 – lo avevano già votato nel 2015. 18 avevano optato 5 anni fa per il Centro Destra di Caldoro, 9 per Valeria Ciarambino del M5S. Il flusso elettorale più significativo, 20 su 100, giunge da quanti si erano astenuti.

L’Istituto Demopolis ha studiato anche la provenienza del consenso a Luca Zaia, riconfermato con un plebiscito alla guida del Veneto con 1 milione e 900 mila voti: su 100 elettori odierni, 58 avevano già scelto Zaia nel 2015. 15 elettori su 100 avevano votato i civici Tosi e Morosin, 7 Alessandra Moretti del Centro Sinistra e 9 Berti del M5S. In 11 su 100 si erano astenuti.

Significativa appare l’analisi della provenienza del consenso al neo Governatore toscano Eugenio Giani: dei suoi 860 mila elettori, poco più di 7 su 10 avevano già votato il predecessore Enrico Rossi. 4 avevano optato per la Sinistra di Fattori, 3 per il grillino Giannarelli; 21 elettori odierni su 100 di Giani nel 2015 si erano astenuti.

La gestione del Covid determinante nella crescita del consenso personale ai Governatori uscenti

“Il netto successo dei Presidenti uscenti, con consensi che sono andati ben al di là dell’area politica di riferimento – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – è da attribuire in buona parte alla forte incidenza dell’apprezzamento conquistato tra i cittadini nei mesi dell’emergenza Covid. I trend di fiducia, rilevati dall’Istituto Demopolis, appaiono particolarmente marcati nelle 3 regioni che hanno visto le vittorie con percentuali più nette dei governatori uscenti”.

In poco più di 8 mesi, quale effetto della gestione del Coronavirus, De Luca ha guadagnato 26 punti, passando dal 39% di gennaio al 65% di settembre. Forte incremento anche per il veneto Zaia, dal 60% al 78%; crescita più misurata, di 13 punti, anche per Toti dal 40% di gennaio al 53% odierno.

“Dalle Elezioni Regionali – aggiunge Pietro Vento – emerge un ulteriore fattore particolarmente significativo per il successo di molti dei neo-Governatori: nelle motivazioni di scelta dei cittadini il voto al Presidente ha spesso prevalso sul voto al partito o coalizione: è ciò che è accaduto, con estrema evidenza, con Zaia in Veneto e con De Luca in Campania”.
Maggiore equilibrio nel caso di Toti in Liguria. Differente – secondo l’analisi Demoolis – invece il contesto nelle Marche ed in Toscana, nelle quali la forza dei partiti ha inciso in modo più rilevante sull’elezione di Acquaroli e Giani. Decisivo infine, nella battaglia pugliese, il peso elettorale di Emiliano.

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