L’età della disuguaglianza: indagine dell’Istituto Demopolis per Oxfam tra i giovani italiani

Una ricerca dell’Istituto Demopolis per Oxfam dà conto della percezione delle disuguaglianze tra i giovani italiani. L’ascensore sociale da anni è bloccato: per il 66% degli under 35, chi studia o inizia a lavorare occuperà una posizione peggiore della precedente generazione.

 

Due giovani italiani su tre ritengono che chi oggi studia o inizia a lavorare occuperà in futuro una posizione sociale ed economica peggiore rispetto alla precedente generazione: è la percezione che emerge da un’indagine condotta dall’Istituto Demopolis – per Oxfam Italia – su un campione rappresentativo dei cittadini di età compresa tra i 18 ed i 34 anni.

L’80% degli under 35 pensa che nel nostro Paese sia accentuata la disuguaglianza intergenerazionale.

“Da qualche anno – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – l’ascensore sociale in Italia è fuori uso. Sono diversi gli ambiti nei quali i giovani si ritengono penalizzati: il 78% indica, al primo posto, la precarietà del lavoro con le minori tutele contrattuali; il 75% l’incertezza sul futuro, la convinzione di non poter contare in prospettiva sulle stesse certezze delle quali ha goduto la generazione dei propri genitori”.

7 su 10 segnalano la retribuzione bassa o inadeguata, i due terzi manifestano fondate preoccupazioni per il loro futuro previdenziale. Il 63% degli under 35 – secondo l’indagine realizzata per Oxfam dall’Istituto Demopolis – identifica nella difficoltà di accesso al mercato del lavoro una ulteriore ragione di penalizzazione rispetto alla precedente generazione.

In questo contesto, una questione centrale è rappresentata dalla scuola e dal sistema educativo: per il 58% la scuola pubblica garantisce solo in parte e con livelli di qualità differenti l’uguaglianza di opportunità. Per 3 intervistati su 10 non vi riesce affatto. Inoltre, Il 61% dei giovani intervistati da Demopolis dichiara di non aver avuto, durante i momenti fondamentali del proprio percorso formativo, un orientamento chiaro e informazioni sufficienti per compiere una scelta consapevole tra studio e lavoro.

“Sono 3 milioni in Italia i giovani tra i 18 e i 34 anni che non studiano e hanno assunto un atteggiamento rinunciatario rispetto alle prospettive di lavoro ed apprendimento. Un dato allarmante, quello della generazione Neet, tra le più ampie nell’Unione Europea.  A costoro– afferma Elisa Bacciotti, direttrice del dipartimento Campagne di Oxfam Italia – si aggiungono i milioni di giovani che un lavoro ce l’hanno, ma con retribuzioni ridotte, disciplinato da formule contrattuali lontane dal lavoro standard”.

 

 

“In termini più complessivi – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – il 75% dei giovani italiani tra i 18 ed i 34 anni ritiene che, negli ultimi 5 anni, le disuguaglianze nel nostro Paese si siano ulteriormente incrementate”.

In questo scenario, 2 intervistati su 3 vorrebbero che le politiche mirate a ridurre le disuguaglianze divenissero prioritarie nell’agenda di Governo.

Sono diverse le misure volte a contrastare la disuguaglianza che emergono dalla ricerca Oxfam-Demopolis, condotta nell’ambito del progetto “People Have the Power, attivarsi contro la disuguaglianza”: oltre il 70% dei giovani italiani chiede maggiore attenzione nella lotta all’evasione fiscale e nel contrasto alla corruzione. La maggioranza assoluta auspica inoltre politiche attive del lavoro e di orientamento più efficienti in seno al mondo scolastico, ma anche il salario minimo orario e maggiori tutele contrattuali.

 

Nota informativa

L’indagine sui giovani italiani e le disuguaglianze è stata condotta per Oxfam Italia dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, nell’ambito del Progetto “People Have the Power: attivarsi contro la disuguaglianza”. La rilevazione demoscopica è stata effettuata dal 2 al 6 settembre 2018 su un campione stratificato di 1.040 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana fra i 18 ed i 34 anni. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento della ricerca a cura di  Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.

L’indagine è stata realizzata all’interno del progetto People Have the Power: attivarsi contro la disuguaglianza finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS. Il progetto è promosso da Oxfam Italia in partenariato con WeWorld, Istituto OIKOS, Associazione di Tecnici per la Solidarietà e Cooperazione Internazionale – ReTE, l’Agenzia Intercultura e Mobilità – AIM, il Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile – FELCOS, Human Foundation e Opinion Lab.

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