Più responsabilità, meno cellulari: la scuola secondo gli italiani

Il divieto di utilizzo dei telefoni mobili in classe e le proteste degli studenti agli esami di maturità: il giudizio dell’opinione pubblica sulle decisioni del Ministro dell’Istruzione

7 italiani su 10 ritengono giusta la decisione del Ministro dell’Istruzione Valditara di estendere agli studenti delle scuole secondarie superiori il divieto di utilizzo del telefono cellulare in classe durante lo svolgimento dell’attività didattica. Un ulteriore 18% concorda, ma si dichiara scettico sulla praticabilità del divieto. Appena il 12% ritiene che si tratterebbe di una scelta retrograda e sbagliata.

Il dato emerge dal sondaggio promosso da Esperia Italia e realizzato dal 15 al 18 luglio dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, su un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. 



Più in generale, guardando a tutte le scuole di ogni ordine e grado, appena il 6% dei cittadini ritiene che vada sempre consentito l’uso del telefono mobile. Per il 75% degli italiani, intervistati da Demopolis, il cellulare in classe dovrebbe essere sempre vietato. Per meno di un quinto andrebbe consentito nelle superiori, ma vietato nelle scuole elementari e nelle medie.


L’indagine individua una richiesta di maggior serietà che l’opinione pubblica sollecita per il futuro della scuola.


Gli esami di maturità vanno sostenuti fino in fondo: è un altro dato del sondaggio Demopolis, che ha analizzato l’opinione degli italiani sulla protesta di alcuni studenti che, agli ultimi esami di Stato, hanno rifiutato di sostenere l’esame orale, avendo già ottenuto i crediti necessari per la promozione. 
Per appena un quarto degli italiani  si tratta di scelte legittime, che creano attenzione sui criteri di valutazione applicati per gli esami di maturità. Il 68% ritiene invece che si tratti di episodi non ammissibili.

Nota informativa: l’indagine è stata effettuata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 15 al 18 luglio 2025 – per Esperia Italia – su un campione nazionale di 2.000 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne.  Supervisione di Marco E. Tabacchi.

Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. 

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