L’Intelligenza Artificiale per il futuro della sanità? Indagine dell’Istituto Demopolis promossa da Fiaso

Di Intelligenza Artificiale si discute ormai regolarmente nel dibattito pubblico italiano: superate le consuete polarizzazioni fra entusiasti ed allarmisti, oggi iniziano ad emergere le applicazioni più utili al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, innanzi tutto in tema di salute e servizi sanitari.

Sono alcuni dei dati più significativi dell’indagine Demopolis, promossa da FIASO, sull’IA per il futuro della sanità italiana.

“Per il 61% degli italiani, nei prossimi 10 anni, l’Intelligenza Artificiale cambierà in meglio la gestione della salute e la cura delle malattie. L’indagine – ha detto Pietro Vento, direttore dell’Istituto Demopolis – evidenzia una sorprendente apertura dell’opinione pubblica sulle possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale in sanità. La maggioranza assoluta degli italiani ritiene che l’uso dell’IA possa contribuire a innovare l’organizzazione della sanità pubblica, migliorando l’accessibilità alle cure e riducendo le disuguaglianze. Per appena un quarto dei cittadini si tratta di un’illusione tecnologica”.

Molto ampia è la disponibilità dei cittadini ad accettare – anche per sé – l’integrazione dei sistemi di Intelligenza Artificiale, soprattutto negli ambiti dove il vantaggio competitivo della “macchina” è ineguagliabile: dall’analisi di big-data alla robotica. Il 51% ne riterrebbe infatti utile l’applicazione nella diagnostica (lettura, analisi integrata di immagini e dati clinici), il 48% nella chirurgia computerizzata, il 46% per lo sviluppo di nuove molecole e farmaci. Oltre 4 su 10 accetterebbero applicazioni di IA per i controlli da remoto delle patologie e la medicina generale (44%), la riabilitazione (42%), le procedure predittive per l’anticipazione di eventuali patologie.

Nella percezione dell’opinione pubblica, l’IA rappresenta soprattutto una grande opportunità di evoluzione dei servizi: è dell’85% il segmento di quanti concordano con l’assunto che l’Intelligenza Artificiale potrà integrare, ma non sostituire una valutazione del medico.

Tra i possibili vantaggi dell’IA, quasi 3 cittadini su 4, intervistati da Demopolis, citano la possibilità di analizzare rapidamente grandi quantità di dati clinici, ma anche di ridurre i tempi per lo svolgimento di attività burocratiche (61%) e migliorare l’organizzazione complessiva dei servizi per la salute (54%), ad esempio ottimizzando e rendendo sempre fruibili le cartelle cliniche e la storia sanitaria del paziente (45%)”.


Si tratta di innovazioni largamente attese dall’opinione pubblica perché fortissima è oggi la richiesta di accesso ai servizi sanitari.

Anche per questo, l’88% degli italiani riterrebbe oggi importante investire nel sistema di sanità pubblica per ottimizzare le tecnologie, incrementare il personale ed innovare l’erogazione dei servizi. Anche grazie all’uso delle applicazioni dell’IA.

Giugno 2025

Potrebbero anche interessarti