La riforma della Pubblica Amministrazione

Che cosa serve oggi per “sbloccare” il Paese? Del tutto prioritari, per gli italiani, sono gli interventi per la ripresa economica ed occupazionale e la riduzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese. Nell’agenda ideale dei cittadini per il Governo Renzi – secondo un’indagine condotta dall’Istituto Demopolis – appaiono centrali anche le riforme istituzionali e la “sburocratizzazione” della Pubblica Amministrazione, segnalate dalla maggioranza assoluta degli intervistati.

“La riforma e le semplificazioni della burocrazia – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – sono ritenute importanti dal 52% degli italiani, ma ancor di più dal tessuto produttivo: rappresentano un’attesa prioritaria per il 67% degli imprenditori”.

Alcuni punti della riforma Renzi-Madia risultano ampiamente condivisi dall’opinione pubblica: dal proposito di riduzione di costi e sprechi nella P.A. al tetto massimo agli stipendi per i dirigenti, con la revocabilità dell’incarico per obiettivi mancati, apprezzato dal 63%. La maggioranza assoluta dei cittadini – secondo i dati dell’indagine realizzata da Demopolis per il programma Otto e Mezzo (LA7) – esprime un giudizio positivo anche sulle ipotesi di staffetta generazionale e di istituzione di un codice PIN unico per l’accesso semplificato dei cittadini alle pratiche burocratiche.

Tra le scommesse del Governo, la riforma più difficile da realizzare è, per il 66% degli italiani intervistati dall’Istituto diretto da Pietro Vento, proprio quella della burocrazia e della Pubblica Amministrazione. Considerata, nella percezione dell’opinione pubblica, ancora più complessa della riorganizzazione del sistema fiscale.

 

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Nota informativa
L’indagine è stata condotta dal 12 al 13 giugno 2014, per il programma Otto e Mezzo (LA7), dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, su un campione di 1.002 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per genere, età, ampiezza demografica del comune ed area geografica di residenza. Direzione della ricerca a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione con metodologia CATI-CAWI di Marco E. Tabacchi.

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