Sondaggio Demopolis: crescono le preoccupazioni degli italiani per la guerra in Medio Oriente

Il 75% teme l’allargamento del conflitto israelo-palestinese, 2 su 3 temono la ripresa del terrorismo in Europa

Crescono i timori degli italiani per lo scenario economico ed internazionale. In testa alle preoccupazioni delle famiglie – secondo l’indagine condotta dall’Istituto Demopolis – è da mesi l’inflazione, con la crescita dei prezzi e la progressiva riduzione del potere d’acquisto, citate oggi dall’83% degli intervistati. Più di 2 cittadini su 3 temono oggi le conseguenze e i rischi delle guerre in corso in Medio Oriente e in Ucraina. Il 60% evidenzia l’insufficienza delle risorse nella sanità pubblica; il 44% cita l’erosione dei risparmi familiari e l’aumento dei mutui.

A poco più di 10 giorni dagli attentati di Hamas in Israele, crescono soprattutto le preoccupazioni dell’opinione pubblica per l’evoluzione e le incognite del conflitto in Medio Oriente. Il 75% degli italiani, intervistati dall’Istituto diretto da Pietro Vento, teme l’allargamento ad altri Paesi del fronte di guerra, oltre 2 su 3 evidenziano il costo pesantissimo in vite umane tra la popolazione civile in Israele e tra i palestinesi della Striscia di Gaza. Il 66% vede con preoccupazione la ripresa dei casi di terrorismo in Europa: due dati, questi rilevati da Demopolis, in forte crescita nelle ultime ore, dopo l’attentato a Bruxelles e la strage nell’ospedale di Gaza.  

Nota informativa: l’indagine è stata effettuata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, su un campione nazionale di 2.000 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica del 17-18/10/2023 di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.

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