I dati dei sondaggi dell’Istituto Demopolis

 

I dati del Barometro Politico Demopolis: verso le Elezioni del 4 marzo 2018

Il Movimento 5 Stelle è oggi con il 29% primo partito, con un vantaggio di 4 punti sul Partito Democratico, in calo al 25%: sono i dati del Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.

Se si votasse oggi per la Camera, Forza Italia avrebbe il 15%, un punto in più della Lega, stabile al 14%. Liberi e Uguali, la nuova lista unitaria di Sinistra guidata da Pietro Grasso, si attesta per il momento al 7%; Fratelli d’Italia al 5%. Sotto la soglia del 2%, resterebbero le altre liste minori.

Nell’ultimo anno il PD è passato dal 32% del novembre 2016 al 25% di oggi. Nello stesso periodo, il Movimento di Grillo, guidato oggi da Luigi Di Maio, ha consolidato il proprio consenso guadagnando circa 2 punti in 12 mesi.

Prosegue intanto da mesi, costante, la crescita complessiva dell’area di Centro Destra, che sembra non risentire delle distanze tra Berlusconi e Salvini. Secondo i dati dell’Istituto Demopolis, l’area di Centro Destra, che si fermava al 27% alla vigilia del Referendum Costituzionale, raggiungerebbe oggi, con le forze minori, il 36%: nove punti in più in 12 mesi.

Il peso delle coalizioni

Con la nuova legge elettorale torna rilevante nei collegi, per l’assegnazione dei seggi nella quota uninominale, il peso delle coalizioni. I partiti di Centro Destra otterrebbero nel complesso il 36%, superando il Movimento 5 Stelle, primo partito al 29% che, come sempre, corre da solo. In difficoltà appare oggi, al 28%, la coalizione di Centro Sinistra, costituita dal Pd (al 25%) e dagli alleati minori; la Sinistra di Liberi e Uguali si ferma al 7%.

Tutti gli schieramenti politici sarebbero oggi lontani, con il Rosatellum, dai numeri necessari per dar vita ad un nuovo Governo dopo la chiusura delle urne. La nuova legge elettorale non sembra garantire la futura governabilità del Paese: con le attuali stime di voto, anche la coalizione più forte resta distante dalla maggioranza assoluta di 316 seggi a Montecitorio.

 

Il 2017 nella memoria degli italiani: i fatti e gli eventi che hanno colpito l’opinione pubblica negli ultimi 12 mesi

Il 2017 nel nostro Paese resta caratterizzato – per 6 italiani su 10 – dalla complessa gestione dei flussi migratori. Per il 58% l’anno politico appena trascorso si ricorderà soprattutto per il dibattito sui problemi del sistema bancario, da Etruria alle banche venete; la maggioranza assoluta dei cittadini segnala le vicissitudini del PD di Renzi con la scissione a Sinistra.

Sono i dati che emergono dall’indagine di fine anno dell’Istituto Demopolis che ha sondato la memoria degli italiani sugli ultimi 12 mesi.

Nella memoria collettiva restano altri due eventi, ben differenti tra loro: la tragedia dell’hotel di Rigopiano, segnalata dal 47%, e l’esclusione della Nazionale di Ventura dai Mondiali di calcio in Russia.

Sul piano internazionale – secondo il sondaggio di Demopolis – è stato l’inizio della Presidenza di Donald Trump a segnare, per oltre i due terzi degli italiani, il 2017 nel mondo; il 63% ricorda le continue provocazioni nucleari della Corea del Nord, il 60% gli attentati terroristici, soprattutto in Gran Bretagna e a Barcellona. A colpire l’opinione pubblica sono state anche, per il 51%, le denunce di molestie sessuali da parte delle donne dopo il caso Weinstein. Il 45% cita il Referendum per l’indipendenza in Catalogna, i cui effetti appaiono ancora in divenire.

 

Il Sentiment degli italiani alla vigilia del 2018

Demopolis ha analizzato infine la soddisfazione degli italiani alla fine del 2017. Il bilancio è assolutamente positivo in relazione alla vita sentimentale e al rapporto con gli amici. Ben diversi, e decisamente negativi, i dati di soddisfazione sulla situazione economica e sulla qualità dei servizi pubblici.

Buon 2018!

 

http://www.demopolis.info/auguri2018/auguri2018.html

 

28 dicembre 2017

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