Demopolis: i segni dell’incertezza sul voto per le Europee del 26 maggio

Il peso dei partiti a 16 giorni dal voto per le Europee

Il direttore di Demopolis Pietro Vento: “Consenso ancora fluido ed instabile, molti gli indecisi ed i potenziali astensionisti”.


A poco più di 2 settimane dalle elezioni del 26 maggio, il 63% degli italiani non ha idea di chi siano i candidati alle Europee nella propria circoscrizione: è uno dei dati che emerge dall’ultima indagine condotta dall’Istituto Demopolis, prima del black out sui sondaggi elettorali previsto dalla legge.   
 
A 16 giorni dal voto, il consenso resta instabile: tra quanti immaginano di recarsi alle urne, meno di 6 italiani su 10 hanno già un orientamento chiaro sul voto; oltre un quinto è ancora del tutto indeciso sulla scelta. “Il 19%, novità recente nello scenario italiano, esprime un’intenzione di voto, ammettendo però che potrebbe cambiare idea nelle prossime due settimane. Considerato il quadro di incertezza – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – si è scelto di fotografare non solo il voto odierno, ma anche l’elettorato certo, costituito da cittadini che dichiarano di avere già compiuto una scelta definitiva, ed il bacino potenziale dei principali partiti a 16 giorni dall’appuntamento elettorale”.  
 
Se si votasse oggi, secondo i dati del Barometro Politico Demopolis, la Lega – in calo di 2 punti negli ultimi 15 giorni – sarebbe primo partito con il 31% (con un voto certo del 27% ed un potenziale del 36%). Il Movimento 5 Stelle otterrebbe il 23%, contando su uno zoccolo duro del 19% e su un potenziale del 27%; il Partito Democratico avrebbe il 22,2%, con un potenziale del 26%.
“La motivazione e la partecipazione al voto dei diversi elettorati – aggiunge Pietro Vento – sono destinate ad incidere sul peso dei partiti alle Europee”. 
È una competizione particolare quella delle Europee, non sovrapponibile al voto per le Politiche, nelle quali, ad esempio, con un’affluenza ben superiore, crescerebbe intorno al 25% il consenso al M5S.
Forza Italia avrebbe oggi l’8,4%, Fratelli d’Italia il 5,5%, anch’esse con un bacino più esteso di elettori che non escludono di poterle votare. Sotto la soglia del 4%, al momento, Più Europa e la Sinistra. 
“Quella scattata oggi – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – è ovviamente la fotografia di un consenso, ancora incerto, destinato a mutare nelle ultime 2 settimane di campagna elettorale. Altissimo è il numero dei potenziali astensionisti: quasi 20 milioni di italiani potrebbero restare a casa il 26 maggio”. 

 

Nota informativa – L’indagine è stata effettuata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dall’8 al 9 maggio 2019 su un campione stratificato di 2.000 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.

 

10 maggio 2019

A norma dell’art. 8 della Legge n. 28/2000, le informazioni relative ai risultati dei sondaggi elettorali per le Elezioni Europee del 26 maggio, contenute nel sito web e nelle specifiche sezioni di archivio, sono sospese e non aggiornate. Testi e immagini si riferiscono a sondaggi realizzati e pubblicati in data anteriore al 10 maggio 2019. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni impone infatti il divieto di diffusione e pubblicazione di sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa nei 15 giorni pre-elettorali. È fatta salva la permanenza sul sito dei risultati dei sondaggi già resi pubblici nel periodo precedente a quello del divieto.

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