Violenza sulle donne: la percezione del problema nell’indagine Demopolis per Radio1 Rai
Per il 53%, la maggioranza assoluta degli italiani, il problema della violenza sulle donne è ancora oggi sottovalutato nel nostro Paese. Per il 40%, invece, è un fenomeno della cui gravità, solo da qualche tempo, nel nostro Paese si è iniziato a prendere consapevolezza. È uno dei dati che emerge dal sondaggio, condotto per il GR e Radio1 Rai dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Il sommerso resta elevatissimo. Demopolis ha analizzato le ragioni per cui non si denuncia: per 7 su 10 prevale la paura, il timore di ritorsioni. Ma incidono pure, per oltre il 60%, la scarsa fiducia nei tempi della giustizia e la mancata certezza della pena.
La recente legge sul Codice Rosso (che prevede l’obbligo per il PM di ascoltare la donna entro 3 giorni dalla denuncia, è ritenuta giusta da più di 8 italiani su 10. Ma non basta… Per far fronte al problema, 2 cittadini su 3 sollecitano l’incremento dei servizi a sostegno delle donne che denunciano ed un ulteriore inasprimento delle pene. La maggioranza assoluta degli italiani riterrebbe utili anche interventi per una mirata educazione nelle scuole e nuove campagne di sensibilizzazione sui media.
La presenza delle donne nel dibattito pubblico
L’indagine ha focalizzato anche un altro fenomeno: l’asimmetria della partecipazione delle donne al dibattito pubblico ed ai processi decisionali. Si tratta di una disparità, rispetto alla partecipazione maschile, di cui risultano oggi pienamente consapevoli 6 italiani su 10 intervistati da Demòpolis. Con un dato che cresce al 72% tra le donne.
Nota informativa: l’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 21 al 23 novembre 2020, per Radio1 Rai, su un campione stratificato di 2.000 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.