La propensione degli italiani alle vaccinazioni anti-Covid

Per 2 italiani su 3 l’arrivo dei vaccini contro il Covid rappresenta un’occasione concreta per sconfiggere il Coronavirus. Più scettico si dichiara invece un quarto dei cittadini.  È uno dei dati che emerge dal sondaggio realizzato per Radio1 Rai dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, nei giorni che precedono l’autorizzazione sul primo vaccino dell’Ema, l’agenzia europea competente in materia. 

“Chiamati a pronunciarsi sull’effettiva somministrazione delle dosi – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – gli italiani si dividono: il 40% vorrebbe vaccinarsi al più presto, non appena sarà possibile. Prevalgono però gli attendisti: il 44% preferirebbe attendere, pensa di vaccinarsi, ma non subito. Vuol capire prima come va…”. È invece del 16% la quota di quanti escludono in modo assoluto di vaccinarsi.  

Quali sono i timori dell’opinione pubblica rispetto ai vaccini contro il Coronavirus? Il 43% teme eventuali effetti collaterali, il 41% ritiene che siano stati realizzati troppo in fretta. Il 25% crede che non siano efficaci. Un terzo non teme nulla in particolare. 

Anche in tema di prevenzione dal Covid, incide la collocazione politica degli intervistati, con una propensione più alta alla vaccinazione “prima possibile” da parte di chi vota i partiti di maggioranza ed una maggiore diffidenza, rilevata da Demopolis, tra gli elettori delle forze di opposizione. Si vaccinerebbe subito, “prima possibile”, il 68% di chi vota PD e il 51% dei 5 Stelle. Ma appena il 30% degli elettori di Fratelli d’Italia e un quarto degli elettori della Lega.

Secondo l’indagine Demopolis per Radio1 Rai, l’opinione pubblica appare divisa anche sull’eventuale obbligatorietà della campagna vaccinale, per la quale propendono poco più di 4 intervistati su 10. Per il 53% dovrebbe restare facoltativa. 

Nota informativa: l’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 13 al 15 dicembre 2020, per Radio1 Rai, su un campione stratificato di 2.000 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.

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