Il peso dei partiti nel Barometro Politico dell’Istituto Demopolis

Gli effetti sul consenso di un anno di Governo Draghi, mentre cresce tra gli italiani la preoccupazione per la situazione internazionale

Se si tornasse alle urne per le Elezioni Politiche, il PD si confermerebbe primo partito con il 21,5%: un primato insidiato oggi da Fratelli d’Italia, che otterrebbe il 21,3%. È la fotografia scattata dal Barometro Politico di febbraio dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, che rileva gli effetti sul consenso di un anno di Governo Draghi e della recente partita per il Quirinale.  

La Lega, in calo, sarebbe al terzo posto con il 17,5%, tornando di fatto sui medesimi valori del marzo 2018. Si riduce anche il peso del Movimento 5 Stelle, al 13,4%, mentre – più staccate – restano stabili Forza Italia al 7,5% e Azione con +Europa al 3,6%. Sotto il 3% le altre liste. 

Nel confronto con l’ultimo voto nazionale del maggio 2019, si rileva la tenuta del PD ed un calo del Movimento 5 Stelle. Ma soprattutto la riduzione del consenso del partito di Salvini. 

Come emerge dal trend Demopolis, dalle Europee ad oggi la Lega passa dal 34,3 al 17,5%, perdendo quasi 6 punti negli ultimi 12 mesi. A vantaggio quasi esclusivo del partito della Meloni, che guadagna 15 punti, beneficiando del ruolo di quasi unica opposizione.

Mentre il Covid preoccupa ancora ampia parte dell’opinione pubblica e, con l’invasione russa in Ucraina, emergono nuovi forti timori legati ai venti di guerra sui confini orientali dell’Europa e alle forniture energetiche per il nostro Paese, il 67% degli italiani riterrebbe preferibile che il Governo Draghi andasse avanti per un anno, per concludere la Legislatura e tornare al voto nel marzo 2023. Meno di un quarto, il 23%, vedrebbe con favore l’ipotesi di elezioni anticipate.

Secondo il sondaggio condotto per il programma Otto e Mezzo dall’Istituto Demopolis, per il 75% degli italiani, servirebbe oggi un impegno più incisivo del Governo Draghi nel contenimento dei costi delle bollette di luce e gas per frenare la repentina crescita dell’inflazione. 2 cittadini su 3 sollecitano azioni diplomatiche, nella preoccupazione che si estenda ulteriormente il conflitto tra la Russia ed Ucraina, anche per le ulteriori conseguenze che potrebbe avere in termini di forniture energetiche per l’Italia.
Altri campi nei quali –secondo i dati Demopolis – servirebbe una più incisiva azione dell’Esecutivo sono, per il 65%, la crescita di “lavoro e occupazione”; per 6 su 10, dopo la dura lezione del Covid, gli investimenti nella sanità pubblica.


Nota informativa: l’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, per il programma Otto e Mezzo su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica del 22-23/2/2022 di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.

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