Giovani e mercato del lavoro: sondaggio dell’Istituto Demopolis

Le relazioni contano più del merito? Ne è convinta un’ampia maggioranza dei giovani italiani. Il dato emerge da un sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis tra gli under 35 italiani, per il programma Otto e Mezzo, dopo le polemiche suscitate dalle affermazioni del ministro Poletti.

È un frangente, quello che stiamo vivendo, caratterizzato da una profonda sfiducia. Il 67% pensa che in Italia per entrare nel mondo del lavoro conti soprattutto la rete di relazioni e di conoscenze personali. Il 51% cita l’incidenza dell’appartenenza familiare. Ben più, nel nostro Paese, della preparazione e delle competenze professionali indicate dal 49% e della motivazione, ritenuta importante da 4 giovani su 10 intervistati dall’Istituto diretto da Pietro Vento.

In che condizione si immaginano fra dieci anni? Appena il 40% – secondo l’indagine Demopolis – si immagina tra 10 anni con un lavoro stabile e retribuito. Il 37% “con un lavoro non stabile”; il 23% ipotizza di essere ancora alla ricerca di un lavoro.

 

 

 

Nota informativa

L’indagine è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, per il programma Otto e Mezzo (LA7), dal 27 al 29 marzo, su un campione stratificato, rappresentativo dell’universo dei giovani italiani tra i 18 ed i 34 anni, con metodologia integrata cawi-cati.

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