500 giorni di Governo Draghi nell’opinione degli italiani: sondaggio Demopolis per Otto e Mezzo

Nel febbraio del 2021 nasceva il Governo Draghi. Un italiano su due, il 49%, esprime oggi una valutazione positiva sui primi 500 giorni di lavoro dell’Esecutivo; un’opinione di segno negativo è espressa invece dal 38%. Più alta di 4 punti, al 53%, si conferma la fiducia dei cittadini nel Premier. È il dato che emerge dal sondaggio condotto nelle ultime 48 ore, per il programma Otto e Mezzo, dall’Istituto Demopolis.
Nell’agenda degli italiani per il Governo, priorità assoluta per l’80% delle famiglie divengono oggi le misure per il contenimento dei prezzi della spesa alimentare, dell’energia, del gas e dei carburanti. Tale richiesta per la tutela del potere d’acquisto familiare supera, sul podio degli italiani, una priorità storica come quella del lavoro indicata dal 71% degli intervistati.  

Il peso dei partiti e le tendenze del voto alle Amministrative nel Barometro Politico Demopolis

La sfida per il primato nel voto per le Elezioni Politiche riguarda, ormai da qualche settimana, i partiti di Giorgia Meloni e di Enrico Letta: se ci si recasse oggi alle urne, Fratelli d’Italia otterrebbe il 22%, con un vantaggio di quasi un punto sul Partito Democratico, attestato al 21,2%. Al terzo posto, in lieve ripresa al 16,5%, è la Lega di Salvini, con il Movimento 5 Stelle staccato al 13%; Forza Italia resta all’8%. È la fotografia scattata dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.
Il 12 giugno quasi mille Comuni italiani saranno chiamati ad eleggere i nuovi sindaci: l’Istituto Demopolis ha tracciato le tendenze elettorali in alcuni dei principali capoluoghi al voto.

Guerra in Ucraina, sondaggio Demopolis: il ruolo dell’Europa e del nostro Paese nell’opinione degli italiani

Dopo oltre 80 giorni dall’invasione russa in Ucraina, crescono le preoccupazioni dell’opinione pubblica per le conseguenze del conflitto: per il 68% degli italiani, l’Europa dovrebbe impegnarsi in un ruolo di mediazione diplomatica tra Russia ed Ucraina per provare a raggiungere, al più presto, una tregua ed il cessate il fuoco. È il dato che emerge dal sondaggio realizzato dall’Istituto Demopolis.
“Il prolungarsi del conflitto – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – incide in modo significativo sull’atteggiamento dell’opinione pubblica: 2 italiani su 3 iniziano a temere, in prospettiva, il rischio di una terza guerra mondiale”.

Referendum sulla Giustizia: sondaggio Demopolis a 30 giorni dal voto

Il 12 giugno, oltre che per le elezioni amministrative in molti Comuni, gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi sui Referendum in materia di Giustizia. Secondo la fotografia scattata oggi dall’Istituto Demopolis, 3 cittadini su 10 appaiono decisi a recarsi ai seggi, il 14% deve ancora pensarci. Il 56% non sembra invece interessato a partecipare alla consultazione referendaria. “Se questo orientamento di massima fosse confermato – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – il quorum per la validità dei Referendum non sarebbe raggiunto”. I quesiti non sembrano attrarre oggi al voto la maggioranza assoluta degli italiani, che da anni esprimono comunque una valutazione negativa sul sistema giudiziario italiano: a bocciare il funzionamento della giustizia nel nostro Paese è oggi il 66% dei cittadini.

Il peso dei partiti e il giudizio sul Governo Draghi nel Barometro Politico Demopolis

Se si tornasse oggi alle urne per le Elezioni Politiche, a giocarsi la partita elettorale sarebbero in particolar modo Fratelli d’Italia e Partito Democratico. Secondo il Barometro Politico di aprile dell’Istituto Demopolis, il partito di Giorgia Meloni, con il 21,5%, staccherebbe di mezzo punto il PD attestato al 21%. La Lega, in ulteriore calo, è oggi al 16%; Il Movimento 5 Stelle avrebbe il 13,2%; segue, stabile all’8%, Forza Italia. Si attesta al 54% la fiducia nel Presidente del Consiglio. Analizzando il trend degli ultimi mesi, sia pur di fronte ad un dato che resta maggioritario, emerge una riduzione del gradimento di Draghi, che passa dal 58% di febbraio al 54% odierno.

Demopolis: le crescenti preoccupazioni economiche degli italiani dopo la guerra tra Russia ed Ucraina

Dopo la guerra tra Russia ed Ucraina, mentre i negoziati per la pace appaiono fermi, gli effetti del conflitto iniziano a pesare, in modo rilevante, sulla vita degli italiani. Più di 8 cittadini su 10 si dichiarano preoccupati per l’incremento delle bollette di gas ed energia, il 70% per il costo dei carburanti; 2 su 3 segnalano l’aumento dei prezzi della spesa alimentare e dei beni di prima necessità. Il 56% evidenzia, in termini più generali, la crescita dell’inflazione e la conseguente riduzione del potere d’acquisto familiare. Sono i dati che emergono dall’indagine condotta dall’Istituto Demopolis.

Il peso dei partiti nel Barometro Politico dell’Istituto Demopolis

Se si tornasse alle urne per le Elezioni Politiche, il PD si confermerebbe primo partito con il 21,5%: un primato insidiato oggi da Fratelli d’Italia, che otterrebbe il 21,3%. La Lega, in calo, sarebbe al terzo posto con il 17,5%, tornando di fatto sui medesimi valori del marzo 2018. È la fotografia scattata dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, che rileva gli effetti sul consenso di un anno di Governo Draghi e della recente partita per il Quirinale.
Mentre il Covid preoccupa ancora ampia parte dell’opinione pubblica, dopo l’invasione russa in Ucraina, emergono nuovi forti timori legati ai venti di guerra sui confini orientali dell’Europa e alle forniture energetiche per il nostro Paese.

Demopolis: 1 anno di Governo Draghi nel bilancio degli italiani

12 mesi fa giurava il Governo Draghi. La maggioranza assoluta degli italiani promuove oggi con un giudizio positivo il primo anno di lavoro dell’Esecutivo. È il dato che emerge dal sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis. Dopo 1 anno a Palazzo Chigi, la fiducia nel Premier resta alta al 58%, pur riducendosi leggermente rispetto all’autunno scorso.
Effettuando un bilancio del primo anno, 3 italiani su 4 promuovono l’Esecutivo per il piano di vaccinazioni contro il Covid. Il 63% apprezza l’avvio del PNRR. Su altri temi la valutazione è invece di segno più critico. Pesa il mancato contenimento dell’inflazione e dei costi dell’energia, segnalato dal 67%.

Come cambia il consenso: il peso dei partiti in Sicilia

Se si tornasse alle urne per le Elezioni Politiche, Fratelli d’Italia sarebbe oggi, con il 26%, primo partito in Sicilia. 5 punti in più del Movimento 5 Stelle, attestato in questa fase al 21%. Il Partito Democratico avrebbe il 18,2%, Forza Italia il 14%; la Lega otterrebbe il 9%. È il peso odierno dei partiti nella fotografia regionale scattata nell’Isola dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis. Nel voto per le Politiche, in attesa del posizionamento dell’MPA di Lombardo, le altre liste restano per il momento sotto il 4%. Si rileva intanto una disaffezione crescente dei siciliani con un’affluenza stimata al 57%: in calo di 6 punti rispetto al 2018.

Demopolis: la fiducia degli italiani in Mattarella e nei leader politici

Sergio Mattarella è da anni la figura politica e istituzionale più apprezzata dai cittadini: come emerge dal trend Demopolis, la fiducia cresce costantemente dal 45% del giorno dell’elezione di 7 anni fa, al 75% nella fase più dura del Covid nel 2020, sino al 72% di oggi, dopo la rielezione al Colle. 16 punti in più di Mario Draghi, attestato al 56%: la fiducia nel Premier resta alta, pur riducendosi leggermente rispetto al dicembre scorso. Poi, più distanti, gli altri leader. Meloni al terzo posto, al 38%. Poi Conte e Letta al 36 e al 35%; Salvini al 30%.